REDAZIONE ASCOLI

Ancora niente zone 30 nel Comune: "Ma non escludiamo nulla a priori"

Si ragiona sulla possibilità in alcune aree interne, come via Piemonte, via Morosini e via Marchegiani

La prima richiesta era arrivata dai residenti del Paese Alto per via Conquiste

La prima richiesta era arrivata dai residenti del Paese Alto per via Conquiste

Niente zone 30 a San Benedetto, e d’altronde l’istituzione di limiti di velocità tanto restrittivi, in gran parte della riviera, non avrebbe senso. Il litorale piceno, soprattutto durante la bella stagione, conosce un volume di traffico abnorme, che renderebbe praticamente inutile qualsiasi restrizione di questo tipo. Ma mai dire mai. Partendo dal presupposto che negli anni passati alcuni cittadini hanno avanzato l’idea di regolamentare il viavai dei veicoli con dei limiti alla velocità, non è detto che in futuro tali misure non vengano adottate dall’amministrazione comunale. A chiedere una zona 30, in passato, furono alcuni residenti del Paese Alto, stufi di vedere le auto sfrecciare lungo via Conquiste. Dopo l’istituzione della zona a traffico limitato, però, i sambenedettesi del ‘vecchio incasato’ non hanno avuto molto altro da ridire. Per rimanere nei quartieri nord, un’altra strada in cui era stata chiesta la zona 30 è via Morosini, che scorre parallelamente all’ex stadio Ballarin. Anche qui, gli abitanti protestano da anni per il ‘rally’ quotidiano di auto e moto. In questa via, la zona 30 potrebbe rimanere una valida soluzione, dato che la superficie dell’ex stadio, in futuro, si trasformerà in un parco per famiglie, e quindi il comune dovrà garantire la massima sicurezza ai suoi utenti.

Va detto che per il momento il vertice di Viale De Gasperi non ha messo mano alla viabilità di zona: per farlo, probabilmente, si sarebbe resa necessaria una variante, dato che una fra via Morosini e via Marchegiani potrebbe essere definitivamente chiusa. Insomma, niente verrà deciso prima di aver completato il parco del Ballarin. Procedendo verso sud, la zona 30 è stata richiesta da alcuni residenti di una strada storica e molto trafficata: via Piemonte, che di fatto collega il centro di San Benedetto con il quartiere Marina di Sotto. Lungo questa via, che peraltro presenta un dosso, le macchine vanno ad una velocità piuttosto elevata, nonostante la presenza di un centro per la terza età e, nelle immediate vicinanze, di scuole. Insomma, di punti in cui riflettere ce ne sarebbero anche in riviera, ed è possibile che il comune prenda in considerazione l’idea di instaurarvi il limite di 30 chilometri orari. Va ricordato, in tal senso, che l’ente ha commissionato la stesura del Piano urbano per la mobilità sostenibile ad una società esterna: "Non escludiamo niente a priori – dichiara l’assessore alla viabilità Bruno Gabrielli – esamineremo tutte le soluzioni utili a migliorare i flussi cittadini". Tutto ciò, dopo che l’apripista Bologna ha pubblicato i dati dei primi 6 mesi dall’attuazione dei limiti con un miglioramento per incidenti stradali e traffico. La Polizia locale di Bologna ha rilevato infatti 157 incidenti in meno, una riduzione dell’11%, e una diminuizione anche degli incidenti mortali: 5 rispetto alla media di 7,5, con meno 33%.

Giuseppe Di Marco