Un ponte, due province e tante disagi. Nuovo capitolo per il ponte sull’Ancaranese, ieri mattina si è tenuta a Palazzo San Filippo, la conferenza stampa congiunta convocata dalle amministrazioni provinciali di Ascoli e Teramo per fare il punto sulla situazione. La struttura rischia di diventare il ponte della discordia: da una parte le due Province, che hanno sottolineato il loro impegno per risolvere il problema, dall’altra i sindaci dei Comuni lungo la Salaria che protestano per i disagi. Sotto la lente dei politici e dei tecnici, i due ponti paralleli che attraversano il fiume Tronto, uno in muratura e l’altro in cemento armato. All’incontro erano presenti il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Sergio Loggi, il consigliere provinciale con delega alla viabilità Daniele Tonelli, i responsabili del Servizio viabilità della Provincia di Ascoli l’ingegner Giuseppina Curti e di Teramo l’ingegner Francesco Ranieri.
"Ci sono – ha rilevato il presidente Loggi – risorse per 11 milioni di euro , necessari alla realizzazione di un nuovo ponte. La struttura dovrebbe sorgere al posto del ponte in muratura che va demolito. Siamo in attesa del parere delle due Soprintendenze. Se le due Soprintendenze ponessero un vincolo storico-culturale sarebbe necessario attivare una procedura di istanza urgente presso la presidenza del Consiglio dei Ministri per consentire l’abbattimento dell’infrastruttura e la realizzazione del nuovo ponte".
Il presidente Loggi ha poi aggiunto "abbiamo bisogno del supporto dei Comuni per gestire una situazione viaria attualmente complessa,ben comprendendo i disagi per le comunità locali derivanti da questa interruzione". Il consigliere Tonelli, da parte sua, ha espresso "l’importanza di aver messo sullo stesso tavolo tutti gli enti preposti". L’ingegnere Ranieri ha fatto il punto per la parte tecnica evidenziando che, dopo la chiusura del ponte in muratura, si è proseguito con il monitoraggio della struttura riscontrandone movimenti anche in assenza di carico e "ciò dimostra che le azioni di chiusura attuate erano inevitabili". La responsabile del servizio viabilità della Provincia di Ascoli, ingegnere Curti, ha ricordato la soluzione individuata nell’ultimo tavolo tecnico di consultazione dove si è condiviso l’orientamento di realizzare, sul ponte in cemento armato, il senso unico alternato, tramite l’istallazione di impianto semaforico dotato di sensori o spire in grado di rilevare la presenza di auto. "Il dispositivo consente di regolare il transito sulla base dei flussi di traffico rilevati da sensori posti sulla piattaforma dell’infrastruttura, evitando la creazione di code sul raccordo autostradale".
Maria Grazia Lappa