Ancaranese, quanti disagi: "Riaprite subito il ponte"

Il sindaco Fioravanti: "Inammissibili anche le gravi e pesanti perdite che stanno registrando le attività commerciali e gli operatori economici".

Ancaranese, quanti disagi: "Riaprite subito il ponte"

Il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti

La chiusura del ponte sull’Ancaranese, interdetto ormai da giorni, sta alimentando le polemiche, ma soprattutto sta creando difficoltà ai residenti e veri e propri danni economici alle imprese, alle attività e a chi vorrebbe continuare a fare impresa. All’ordinanza della Provincia di Teramo hanno fatto seguito un coro di proteste e a queste si aggiunge anche quella del sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, che fa la voce grossa: "Il ponte sulla provinciale Ancaranese – dichiara perentorio – non può continuare a restare chiuso in direzione Villa Sant’Antonio-Castel di Lama". La chiusura è diventato un problema gravissimo con gravi ricadute dal punto di vista economico non solo per le attività, ma anche per i cittadini. "Come sindaco del Comune capoluogo – prosegue Fioravanti –, ritengo doveroso che la Provincia di Ascoli si assuma le proprie responsabilità e prenda urgenti misure per risolvere la situazione ed evitare che perdurino i gravi disagi in essere, tanto per i cittadini quanto per le attività commerciali. È inammissibile che coloro che devono accedere alla frazione di Villa Sant’Antonio o a Castel di Lama dall’uscita del Raccordo autostradale Ascoli-Mare non possano farlo. Così come è inammissibile accettare le gravi e pesanti perdite, causa calo significativo dell’utenza, che stanno registrando le attività commerciali e gli operatori economici. A questo, poi, si aggiunge l’inevitabile congestione del traffico nei Comuni limitrofi e il conseguente aumento del livello di inquinamento in quelle zone. Urge una soluzione, senza ulteriori indugi".

Come altri sindaci Fioravanti pone l’accento sul fatto che si potevano prendere provvedimenti, al fine di evitare la chiusura. "Vi è una relazione –prosegue –, redatta da Next Innovation In Engineering s.r.l. al termine di specifici monitoraggi effettuati sul ponte, che ammette la possibilità di procedere con gli interventi di protezione e rinforzo delle fondazioni del ponte adeguando, contestualmente, la piattaforma stradale, così da consentire la continuità, in piena sicurezza, del transito dei veicoli. È possibile, dunque, risolvere la situazione: la Provincia di Ascoli ha il dovere morale di mettere mano a questa grave condizione di disagio". Intanto in molti continuano a chiedere il doppio senso di marcia sul ponte parallelo in cemento, una soluzione che al momento salverebbe capre e cavoli.

m.g.l.