Aiuti per gli anziani in riviera: "Aria condizionata e compagnia"

Una serie di luoghi pronti ad accogliere i più fragili durante il giorno: ecco tutte le info. Intanto sulle chiusure è polemica a Grottammare: "Che fine ha fatto l’acquedotto antisismico?".

Aiuti per gli anziani in riviera: "Aria condizionata e compagnia"

Aiuti per gli anziani in riviera: "Aria condizionata e compagnia"

Alla luce della persistente allerta rossa per il caldo, l’assessore alle politiche sociali di San Benedetto Andrea Sanguigni ha definito, d’intesa con gli uffici comunali preposti e le organizzazioni che supportano il Comunein questo settore, una serie di misure volte a tutelare le persone più fragili, in particolare gli anziani. Presso il Centro sociale per la terza età Primavera di via Piemonte è aperto il Disco Verde, un servizio per over 65 autosufficienti che intendono trascorrere qualche ora in uno spazio climatizzato per seguire attività di animazione o vedere la tv. Il Centro è attivo tutti i giorni dalle 10 alle 18 ed è possibile pranzare al prezzo di 9 euro. Info 0735 781911. Uno spazio pubblico dov’è possibile trovare refrigerio è l’atrio della sala consiliare, dove è possibile dissetarsi con acqua fresca, e la biblioteca comunale Lesca per consultare libri e leggere quotidiani dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 19,30 (orario in vigore fino al 9 agosto). Si ricorda inoltre che la Croce Rossa Italiana mette a disposizione un servizio di consegna a domicilio di farmaci. Basta chiamare la sede al numero 0735/781180.

Intanto, sulla crisi idrica e sulle chiusure notturne dell’acqua intervengono Comunità in Movimento per Grottammare di Gian Filippo Straccia e il M5S Grottammare Alessandra Manigrasso. "Ricordiamo che il terribile sisma che ha colpito i nostri territori è avvenuto circa otto anni fa. Da allora poco è stato fatto, ma notevolmente sono aumentate le tariffe per il consumo dell’acqua con il razionamento notturno e il cattivo funzionamento di alcuni depuratori. Più volte, abbiamo affermato negli anni scorsi che Ciip non può più trincerarsi dietro al dramma del terremoto del 2016, né dietro alla siccità. Sono anni che aspettiamo l’acquedotto antisismico, se ne parlò la prima volta nella primavera di diversi anni fa ed ancora aspettiamo, mentre altri progetti sono, fortunatamente, naufragati (ultimo l’acquisizione della Sato). Ora alla luce dei fortissimi disagi che le famiglie, le attività turistiche e commerciali stanno subendo con la riduzione del servizio, occorre che i sindaci dei comuni che compongono l’azienda Ciip non continuino nel loro lassismo. Sono loro in prima persona che devono evitare ai propri concittadini i disagi che la mancanza di acqua sta causando. Sono i sindaci che con il loro assenso determinano e condividono i percorsi ed i tempi di realizzazione nonché i progetti della Ciip".

Marcello Iezzi