"In occasione della giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, l’Aied ribadisce l’urgente necessità di introdurre un’educazione sessuale e affettiva obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado in Italia". Scrive così l’Aied Ascoli, accodandosi alla richiesta del coordinamento nazionale dell’Associazione italiana per l’educazione demografica. "Mentre in molti paesi europei l’educazione sessuale è un diritto consolidato e un fondamento educativo, l’Italia resta in ritardo, con un’offerta educativa disomogenea e limitata. E’ cruciale per sviluppare la consapevolezza e il rispetto di sé e degli altri, essenziali per prevenire e contrastare la violenza di genere. Consente ai giovani di comprendere meglio i propri diritti e responsabilità, facilitando un atteggiamento di rispetto e parità che è fondamentale per costruire relazioni sane e consensuali".
Poi, l’associazione si sofferma sulla situazione italiana: "Attualmente, l’Italia non è allineata con gli standard internazionali, come quelli promossi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che riconoscono l’educazione sessuale come un diritto umano fondamentale e un pilastro per la salute e il benessere generale. La mancanza di una politica educativa coerente e universale su questi temi non solo impedisce ai giovani di accedere a informazioni vitali ma perpetua una cultura di malinteso e stigma che può condurre a discriminazione e violenza".
L’appello arriva dal presidente stesso dell’Aied, confermato da Tiziana Antonucci, presidente per la sezione Ascoli: "L’aied fa ancora una volta appello al governo italiano, alle forze politiche e alla società civile affinché si adoperino immediatamente per integrare l’educazione sessuale e affettiva nei curriculi scolastici dal prossimo anno accademico. È essenziale che questi programmi siano inclusivi, basati su evidenze scientifiche e adattati culturalmente, per garantire che ogni giovane in Italia possa crescere in un ambiente che promuove la salute, la sicurezza e il rispetto reciproco. Anche in questa giornata di riflessione e azione, l’Aied si impegna a continuare la lotta per i diritti sessuali e riproduttivi e per un’educazione che sia veicolo di cambiamento e progresso sociale. Solo – concludono dall’associazione – attraverso l’educazione possiamo sperare di eradicare la violenza basata sul genere e costruire una società che rispetti e valorizzi ogni individuo"
Ottavia Firmani