Chi non ha mai sentito parlare di Acqua di Colonia alzi la mano. Forse molti di voi avranno consumato questo profumo credendo fosse l’originale mentre, in realtà, si trattava di una banale imitazione. Ebbene non tutti sanno che questa fragranza è stata inventata da un italiano e ha tutta una sua storia. Una storia che è stata ricostruita in "Acqua di Colonia" il libro della scrittrice di Massa Fermana, Bianca Cruciani, che sarà presentato domenica 23 luglio alle 19 a Fermo, presso il ristorante La Corte. "Un italiano, Giovanni Maria Farina, nato a S. Maria Maggiore in Piemonte nel 1685, con origini anconetane – spiega Cruciani - dotato di un buon "naso", si aggirava nei primi del ‘700 per le vie di Colonia e aveva le scatole piene dell’irrespirabile fetore che emanava ogni angolo della città. La gente non si lavava, e dalle finestre si gettava in strada ogni tipo di rifiuto. Di toilette in casa neanche l’ombra. Allora Farina decise di creare il profumo perfetto, cosi nel 1709 nacque quella che lui chiamò "Eau de Cologne". Il suo logo era un tulipano rosso con dentro la scritta "Farina gegenueber", che significa "Farina dirimpetto", e sotto la sua firma. Il profumo conquistò subito tutte le corti, i re, i principi d’Europa e non solo. I nobili impazzivano per questa fragranza fresca e non pesante e appiccicosa come erano invece i profumi diffusi fino a quel momento. La novità consisteva principalmente in due cose, la prima l’uso dell’alcol come elemento veicolante, che Farina riuscì a rendere olfattivamente neutro, la seconda fu la scoperta dell’olio essenziale estratto dalla buccia del bergamotto. Un albero che si coltivava e si coltiva ancora oggi solo a Reggio Calabria in una fascia di terra lungo lo stretto che va da Scilla fino a Brancaleone". L’opera è stata presentata in anteprima nel maggio scorso 2023 al Museo del Bergamotto di Reggio Calabria dove ha avuto un successo strepitoso. Il 9 giugno è stata la volta del Museo del Costume e del Profumo nella prestigiosissima sede del palazzo Mocenigo a Venezia. Domenica 23 luglio l’autrice giocherà in casa e la presentazione sarà accompagnata dalle magiche note della pianista fermana Lucia Marziali. Durante la serata sarà presentato anche il docu-film realizzato dalla Cruciani e intitolato "L’italiano che inventò l’Acqua di Colonia ". Un’opera che è stata acquisita dal Museo del Bergamotto per proporlo a scopo didattico ai visitatori. Infine una curiosità: il libro ha le pagine profumate di Acqua di Colonia, un’idea venuta all’autrice ispirandosi alla filosofia estetica dei futuristi, la "sinestesia", cioè il creare percezioni sensoriali diverse.
Fabio Castori