Ascoli Piceno, 4 novembre 2011 – Nuovo atto delle indagini sull'omicidio di Melania Rea, la 29enne di Somma Vesuviana (Napoli) scomparsa il 18 aprile scorso e trovata morta due giorni dopo nel bosco della Casermette, a Ripe di Civitella (Teramo).
Oggi in pm teramani hanno sentito per poco meno di tre ore l'ex sostituto procuratore aggiunto di Roma Paolo Ferraro, il magistrato che aveva indagato sulla presunta presenza di sette sataniche all'interno delle caserme.
Ferraro, dopo aver raggiunto la Procura abruzzese, è stato trasferito nella sede del comando dei carabinieri di Teramo, nella caserma Porrani. Qui è stato ascoltato dai pm Davide Rosati e Greta Aloisi, ai quali aveva chiesto di essere sentito sul delitto. Ferraro è stato al centro di una contrapposizione con il Consiglio superiore della magistratura, che lo ha sospeso in via cautelativa dal servizio per quattro mesi per presunta infermità mentale.
Secondo quanto sostenuto dallo stesso magistrato, che due perizie psichiatriche nel frattempo hanno stabilito essere sano di mente, le sue disavventure sono cominciate quando è stata resa nota la sua attività di indagine su presenze massonico-sataniche all’interno delle caserme, partendo da quanto accertato, sempre secondo le sue affermazioni, nella caserma romana della Cecchignola.
A proposito di Melania Rea, lo stesso ex sostituto avrebbe dichiarato di averla notata o di aver notato una donna molto simile alla vittima, qualche tempo prima della sua scomparsa, negli uffici della procura di Roma.
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