MATTEO PORFIRI
Cosa Fare

Quintana, dopo le polemiche Morganti sorride: “Bravi tutti i giudici, è stata una gran giostra”

Il provveditore di campo: “Nel caso di Zannori, quando ha colpito il 20, gli addetti sono stati bravissimi nell’aprire il moro per favorire un impatto più leggero da parte del ragazzo”

“Da parte mia c’è la massima disponibilità, anche perché da più di dieci anni mi è sempre stata rinnovata la fiducia”

Zannori al bersaglio

A luglio qualche protesta ci fu: dal reclamo presentato dal sestiere di Sant’Emidio per la penalità assegnata al cavaliere Tommaso Finestra, poi annullata, fino alla lettera postuma scritta da cinque capisestiere per chiedere una sanzione nei confronti di Luca Innocenzi sul ‘caso tavoletta’.

Nella giostra di agosto, invece, tutto è stato talmente lineare e senza macchie che non c’è stata alcuna polemica. Può dunque tirare un sospiro di sollievo il provveditore di campo Mimì Morganti, per un’edizione che è stata in grado di regalare grande spettacolo.

Morganti, come archivia questa Quintana?

“Nel migliore dei modi. La gara è andata bene e non c’è stata nessuna criticità. Faccio i complimenti a tutti i giudici e alla sezione Aia di Ascoli, ricordando che questi ragazzi sono tutti arbitri di calcio che offrono il proprio servizio, allo Squarcia, in maniera volontaria. E’ stata una giostra complicata per tanti motivi, con diverse penalità che non era semplice riscontrare. Si sono verificati casi particolari, come ad esempio i due zoccoli fuoriusciti da parte di un cavallo, sui quali non era facile decidere neanche se avessimo avuto a disposizione le immagini”.

Si sente di fare un plauso anche agli addetti al moro?

“Assolutamente sì. Ho una squadra fortissima, guidata dal decano Giuliano Giorgi e composta da Marco Bracci, Nicolò Ricci, Andrea Frollo e Francesco Durinzi. Da fuori è semplice parlare. Dico sempre che ci si sente tutti dei bravi toreri, ma solo chi è dentro all’arena può capire quanto sia difficile svolgere questo incarico. Tra l’altro, in questi anni abbiamo apportato numerosi cambiamenti per garantire la sicurezza dei cavalieri. Nel caso di Zannori, quando il neroverde ha colpito il 20, gli addetti sono stati bravissimi nell’aprire il moro per favorire un impatto più leggero da parte del ragazzo ed evitare che si facesse male, visto che ci era arrivato in condizioni complicate. Bravi tutti, davvero”.

Secondo lei è stata presa la decisione giusta correndo dopo l’acquazzone?

“I miei compiti sono altri e si riferiscono alla direzione tecnica della giostra. A decidere sono stati i cavalieri, con il consiglio degli anziani e il responsabile della pista Umberto Colavita, cui rivolgo i miei complimenti. Rinviare un evento così porta con sé numerose problematiche. Mi ha fatto piacere notare, però, che la decisione di giostrare non è arrivata unilateralmente ma è stata presa tutti insieme”.

Resterà provveditore anche nel 2025?

“Vedremo. Da parte mia c’è la massima disponibilità, anche perché da più di dieci anni mi è sempre stata rinnovata la fiducia. Nessuno è indispensabile, ma credo di aver messo a disposizione tutta la mia esperienza per amore della Quintana”.

Matteo Porfiri