Zona bianca: le regioni che possono entrarci e le regole da rispettare

Dal 1 giugno già tre aree potrebbero passare in questa fascia. Poi, altre tre dal 7 giugno

Zona bianca, ecco quali regioni potrebbero entrarci

Roma - Italia da gialla a bianca? E' probabile che succeda nelle prossime settimane, grazie al calo dei contagi e dei ricoveri da Coronavirus. Nella fascia con meno restrizioni, finora, è riuscita a entrare solamente la Sardegna, che ha poi però visto un’impennata dai casi fino alla zona rossa. Entrare in zona bianca vorrebbe dire l'addio a tante regole e restrizioni. Quali regioni sognano questo ambito passaggio? Almeno sei. Vediamo la situazione del dettaglio. 

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Zona bianca, quali regioni?

DAl 1 GIUGNO - Secondo quanto emerge dalla cabina di regia sulle riaperture tenutasi a Palazzo Chigi, dal 1 giugno potrebbero passare in zona bianca Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna.

DAL 7 GIUGNO - Dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria. "La Liguria sarà tra le prime in Italia senza coprifuoco. La nostra regione dovrebbe infatti tornare in zona bianca gia' dal 7 giugno, un momento che festeggeremo con una grande celebrazione perche' e' frutto di tanti sacrifici e di un grande lavoro", ha scritto su Facebook il presidente della Liguria, Giovanni Toti. "Intanto gia' nelle prossime ore si comincera' a tornare alla vita - prosegue - Da quanto comunicato nella cabina di regia, da domani il coprifuoco si spostera' alle 23. Dal primo giugno si potra' mangiare anche all'interno dei locali. Finalmente le palestre riapriranno il 24 maggio, le cerimonie il 15 giugno. Si poteva osare di piu'? Io credo di si' visti i dati, ma e' comunque un importante passo nella giusta direzione e se i numeri continueranno a migliorare mi auguro che si possa accelerare ancora. L'Italia vuole ripartire, la Liguria sara' orgogliosa di guidare questa ripartenza". Soddisfatto anche il governatore del Veneto Luca Zaia che, su Facebook, ha commentato: "Diciamo che noi siamo sulla buona strada. I sacrifici vengono sempre premiati. Adesso bisogna assolutamente insistere: pancia a terra e lavorare affinche' questa incidenza sotto i 50 casi positivi su centomila abitanti resti tale o migliori ancora, in modo tale che si possa arrivare a chiudere anche questa partita del coprifuoco dal 7 giugno, in virtu' dei nuovi parametri". "Questo da' anche la dimensione del grande lavoro fatto da tutti i veneti, in un contesto difficile, avendo vissuto questa infezione ormai da 15 mesi. - sottolinea - Adesso non bisogna abbassare la guardia, bisogna rispettare le regole, perche', come deciso dalla Cabina di regia nazionale, se il parametro di 50 casi ogni centomila abitanti dovesse tornare sopra la soglia, potremo di nuovo avere problemi". 

Zona bianca, le regole

Le uniche regole anti-Covid che restano in piedi in zona bianca sono il divieto di assembramento; l'obbligo di distanziamento interpersonale; l'uso obbligatorio della mascherina all’aperto quando non si può mantenere la distanza e al chiuso nei luoghi pubblici. Tutte le altre restrizioni previste dai Decreti-legge, a partire dal coprifuoco, decadono. 

Zona bianca, come si entra?

Il dato tenuto in considerazione è stato l’incidenza settimanale, cioè il numero di casi per 100mila abitanti. I numeri a livello nazionale sono rassicuranti, ma queste Regioni hanno fatto registrare dati significativi: Friuli, Molise e Sardegna hanno appunto un’incidenza inferiore a 50. Si tratta di un livello da zona bianca, che - secondo le leggi in vigore - scatterebbe alla terza settimana consecutiva con questi numeri.