Ho Chi Minh City, 21 settembre 2022 - Basterebbe guardare gli occhi fissi verso il palco e le bocche spalancate in segno di stupore, per capire cosa significhi per gli studenti vietnamiti ascoltare il Maestro Paolo Olmi.
Il direttore della Young Musicians European Orchestra ha tenuto una lezione alla facoltà di Scienze sociali e umanistiche all'Università nazionale di Ho Chi Min, di fronte a un pubblico completamente attonito nell'ammirare la bellezza e la magia dei giovani musicisti italiani.
Dal violino alla viola, dal violoncello al fagotto, fino a un tenore e un soprano, il Maestro Olmi ha spiegato agli studenti vietnamiti la genesi della musica scritta e codificata e ripercorso alcune delle tappe essenziali che hanno fatto la storia della cultura occidentale.
"È un piacere essere qui e vi ringrazio - l'incipit del Maestro -. La mia professione è quella del direttore d'orchestra, coordinando tutti questi strumenti. Perché se un musicista è impegnato a suonare, diventa difficile ascoltare gli altri strumenti e coordinarsi. Inoltre, per giudicare i diversi elementi, quanto serve andare piano e quanto forte, occorre che il direttore stia al centro e riesca a coordinare il tutto".
Da Guido d'Arezzo a Gasparo da Salò, Olmi ha presentato un excursus sugli inventori, i compositori, gli strumenti, l'Opera. Prima di spiegare per filo e per segno il proprio ruolo, con gli studenti di Ho Chi Minh che - con tanta ammirazione e curiosità - hanno cominciato a imitare i suoi gesti: "I movimenti del direttore sono pochi e chiari, sono semplici - sottolinea -. Ad esempio questo è il gesto di quando bisogna attaccare, ma posso anche determinare la maggiore o minore intensità che uno strumento deve avere".
Lucrezia Costanzo, Leonardo Taio, Enrico Mignani ed Edoardo Casali si sono esibiti davanti al pubblico, insieme ai cantanti Scilla Cristiano e Manuel Amati.
La lezione è durata circa un paio d'ore alla presenza del vice rettore dell'Universita di Ho Chi Minh City, del console italiano in Vietnam Enrico Padula e della professoressa Cinzia Greco, docente di Italiano alla facoltà. Un'altra, grande magnifica opportunità per gli studenti vietnamiti per apprendere, ma anche per i musicisti della YMEO di condividere la propria passione.