Vasco Rossi a Imola: "Vi aspetto alla rimpatriata del rock"

Il rocker di Zocca sabato 28 maggio all'Autodromo: " Io apripista nel ’98 all’autodromo, come accadde a San Siro". Fra un mese sarà ad Ancona

Imola, 27 maggio 2022 - Vasco Rossi è in "stato di grazia". Trento, Milano e, domani, Imola con un concerto da 86mila spettatori all’autodromo Enzo e Dino Ferrari: "Ho un diluvio di emozioni indescrivibili". E, al Carlino , confida di non vedere l’ora di questa "rimpatriata".

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Vasco Rossi in concerto a Imola sabato 28 maggio 2022
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Il rocker di Zocca che sta stravolgendo da quarant’anni la grammatica della musica dice che "l’autodromo di Imola mi piace molto" anche perché qui, sul Santerno, tutto è cominciato. "Sono un apripista", racconta. E a ragione: il riferimento è a quella sera di giugno del 1998 – chi non ricorda l’iconico arrivo in elicottero, la Rivazza illuminata a giorno, ‘Rewind’, l’apertura con ‘Quanti anni hai’ sul palco griffato Heineken Jammin’ festival –, una data che nella storia della musica italiana è al pari del Festival di Sanremo 1983 e dell’epico concerto di San Siro 1990: "Dopo avere aperto uno stadio al rock, ho aperto anche Imola con il suo autodromo al rock", continua il Blasco.

E in effetti quanti artisti, dai Rem agli Oasis fino agli Iron Maiden e ai Guns’n Roses sono passati all’Enzo e Dino Ferrari. Imola è una sfida, è sempre stata una sfida per Vasco. Riti pagani – o forse anche un po’ sacri – per oltre 100mila spettatori: maree umane che hanno costruito il mito, umanizzandolo. Non è un caso che questo tour (che recupera date saltate causa Covid e ne assomma altre) segni proprio un grande ritorno dopo il 1998, il 2001 e il 2005: "Sembra tutto diverso, eppure è finalmente tornato tutto come prima. Finalmente abbiamo ricominciato a vivere – insiste Vasco Rossi –. Questo enorme affetto che mi arriva ancora oggi, dopo 40 anni, mi lascia stupefatto. E si vede che ho seminato bene...Io li amo e loro riescono a superarmi".

Il rapporto con il pubblico è una costante nella carriera di Vasco: i primi fan già da mercoledì si sono accampati attorno all’autodromo. Nel ’98, quando si alloggiava non lontano dal circuito, alcuni fan fecero sapere al Komandante che l’audio delle prove non era il massimo. E Vasco, talmente emozionato per il rapporto con la sua gente, iniziò a chiamare tecnici del suono e supermanager per capire se un difetto c’era davvero. Beh, il difetto non c’era, ma il rapporto diretto con i fan sì. È un successo crescente da 35 anni, senza flessioni, una costruzione di comunità, un romanzo popolare. Con al centro un uomo normale e curioso: "Ha il talento dei grandi e la curiosità di un bambino", dice una delle persone a lui più vicine.

Con lui, sul palco, gli Ologramma da Modena: la band corale e strumentale, nata nel gennaio 2010 e formata da una sessantina di ragazzi con varie forme di disabilità aprirà il concerto. Il gruppo aveva inviato la registrazione di alcune canzoni di Vasco proprio al rocker di Zocca che, a questo punto, ha fatto scattare l’invito. "È come nelle favole e possiamo dire Finalmente! giusto per citare parole di Vasco", dice Roberta Frison, responsabile dell’Istituto Meme di Modena ed esperta di musicoterapia, direttore del gruppo. Il 26 giugno Vasco sarà ad Ancona. Rewind.