Roma, 31 ottobre 2021 - La tempesta geomagnetica annunciata da Nasa e Noaa partita dal Sole il 28 ottobre sembra arrivata sulla Terra. Mauro Messerotti, fisico solare dell'Inaf, sta verificando. Dalle prima analisi sembra che "la CME partita dal Sole il 28 ottobre sia arrivata sulla Terra ed una tempesta geomagnetica per ora di classe G1 è iniziata alle 16 CET (ora del nostro fuso orario, ndr). Vedremo se si intensificherà nelle prossime ore e quali saranno gli effetti associati" . Il professore, che insegna all'università di Trieste, sta seguendo da giorni il cammino della tempesta solare di Halloween. Ma intanto c’è chi è riuscito a catturare le prime aurore boreali in anticipo. Spettacolo regalato da una debole perturbazione del campo geomagnetico della notte scorsa. Domenica 31 ottobre gli strumenti hanno registrato un evento minore, "una Cme (acronimo dall'inglese coronal mass ejection, espulsione di massa coronale) partita dal Sole il 26 ottobre, che ha perturbato a livelli minori il campo geomagnetico per due ore nella notte tra sabato e domenica. Ma non ha provocato nulla di significativo", fa sapere Messerotti. "L'evento è in ritardo ma il Noaa pensa che debba arrivare", scrivono sui social gli appassionati. Niente scenari apocalittici, come quelli dell’89 in Canada, quando milioni di persone rimasero al buio. Il sole di Halloween ha regalato invece un incanto a certe latitudini. E Christopher Mathews, fotografo che vive in Islanda, non se l’è lasciato scappare.
Il fotografo delle aurore boreali
“Wow”, è il commento più ripetuto alla sua foto scattata all’estremità sud-occidentale della penisola di Reykjanes, vicino alla capitale Reykjavík, uno scenario da fiaba catturato in pochi secondi. Scintille di sole sull’atmosfera terrestre, così vengono definiti questi fenomeni.
Ma l'obiettivo resta sempre in attesa del colpo grosso, riprendere gli effetti della tempesta geomagnetica. Che si è presa più tempo del previsto. "Non so quando arriverà - è l'aggiornamento di Christopher dall'Islanda -. Il CME è in ritardo, ma è già successo: il nubifragio del 24-25 febbraio doveva arrivare un giorno prima di quanto sia arrivato. Il tempo solare è volubile, proprio come il tempo qui sulla Terra”.