Superbonus 110 da ripensare

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 26 marzo 2022 - Mi preoccupa la situazione che si è venuta a creare nel mondo del lavoro. La mancanza di materiali, i costi esorbitanti delle materie prime, dei derivati e dell’energia stanno mettendo in crisi molte attività. Sento dire dai sindacati che i cantieri,  pubblici e privati, sono a rischio di blocco. E questa drammatica situazione sta danneggiando anche le operazioni del Superbonus casa nel quale sperano molte famiglie.

Claudio Bonetti

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Il governo deve intervenire assolutamente sul Superbonus 110 per cento. E’ assolutamente necessario rivedere i tempi imposti per la dinamica dei lavori e le tabelle dei costi dei materiali. Per questi ultimi sono in vigore paletti molto rigidi, ma che oggi devono assolutamente essere rivisti alla luce degli aumenti delle materie prime. Sui costi del carburante il governo è gia intervenuto e allora lo faccia anche per il Superbonus, altrimenti rischiano di saltare molte operazioni già avviate con tutti i disagi del caso. Proprio ieri sindacati e associazioni imprenditoriali (come è già successo per il mondo ceramico) hanno diffuso una nota congiunta in cui lanciano l’allarme. L’hanno firmata le organizzazioni sindacali Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feleal Uil e le associazioni imprenditoriali Ance Emilia, Alleanza delle Cooperative, Confartigianato, Cna dell’area  bolognese legata al mondo delle costruzioni. E scrivono: "Dal lato dei lavori privati stiamo assistendo ad un pericoloso rallentamento del Superbonus 110%, che dopo una prima positiva fiammata rischia ora di autoestinguersi". Già di per sé la dinamica del Superbonus 110 è complicata, farraginosa, densa di dettagli burocratici. Se ora aggiungiamo le difficoltà dovute a energia e materie prime rischia di crollare l’intero impianto.

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