
Roma, 11 ottobre 2022 - Stufe a legna e caminetti, ecco come avere diritto agli incentivi 2022 ed evitare le multe. Mentre bollette folli e crisi energetica spingono gli italiani a cercare fonti alternative al gas, tanto che le stufe a legna sono diventate introvabili.
Abbiamo rivolto 10 domande a Valter Francescato, direttore tecnico Aiel, l'associazione italiana energie agro forestali.
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"In Italia 9 milioni di impianti"
Premette il direttore tecnico Aiel: "In Italia, tra stufe e caminetti, abbiamo poco meno di 9 milioni di impianti".
1. Quali stufe si possono installare?
Spiega Francescato: "Le quattro regioni del bacino padano - Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto - hanno siglato un accordo con il ministero della Transizione ecologica. Le regole sono abbastanza semplici. La stufa per essere installata deve avere almeno 4 stelle, che rappresentano i requisiti minimi per le prestazioni energetiche e ambientali. Parliamo del rendimento e dei quattro parametri emissivi".
2. Incentivi, come si ottengono?
"La regola è semplicissima: se voglio sostituire una vecchia stufa a legna che ho in casa basta scegliere un impianto a quattro stelle. Nel caso di nuova installazione, la stufa deve essere a 5 stelle. In questo modo si può accedere agli incentivi, ad esempio il conto termico. Che arriva dopo poche settimane sul conto corrente. Se scelgo un impianto a 5 stelle, l’incentivo è superiore perché il conto termico premia l’apparecchio migliore ed entra in campo il cosiddetto bonus emissioni.
3. Quando scatta la multa?
"Dove l'installazione delle stufe è stata disciplinata con leggi regionali. Le sanzioni vanno da 500 a 5mila euro. Di solito viene dato al cittadino, che è anche il responsabile dell'impianto, un termine perentorio per gli interventi necessari ad eliminare le inadempienze. Ricordiamoci che le stufe a legna sono impianti termici. Il responsabile è sempre l'utente finale. Ed è sanzionabile anche l'installatore".
4. Quali documenti devo conservare?
"L'installatore deve rilasciare una dichiarazione di conformità che viene poi depositata in Comune. E lo stesso tecnico dovrà registrare l'impianto al catasto informatico regionale. Ormai le stufe vanno in parallelo con le caldaie a gas, le devo installare, accatastare e soprattutto devo fare le manutenzioni, da registrare".
5. Posso installare la stufa da solo?
"No, la legge prevede che ci si rivolga a un installatore abilitato e qualificato. Adesso addirittura ci sono figure nuove, quelli abilitati per le fonti rinnovabili. Una figura formata con un corso specifico".
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6. Cosa sapere prima di acquistare una stufa?
"Quando acquisto una stufa devo prendere tutte le informazioni. E devo anche ricordarmi di dove vivo. Quindi consultare leggi regionali e regolamenti comunali, che possono cambiare da zona a zona".
7. Come dev'essere gestita una stufa?
"La prima cosa da capire: bisogna usare il combustibile giusto. Quindi è da evitare assolutamente la legna umida. Che non solo riscalda molto meno ma soprattutto inquina dieci volte di più".
8. Come scegliere la legna giusta?
"La legna dev'essere secca e deve avere meno del 20% di acqua all’interno. Dal taglio nel bosco all'uso devono passare almeno 9 mesi".
9. Caminetto aperto, cosa posso fare?
"Se ho un caminetto aperto in queste zone critiche, come le regioni del bacino padano, non posso usarlo. Quindi lo devo riqualificare. Quella è sicuramente la sorgente più inquinante che abbiamo".
10. Caminetto aperto e legna umida, quali danni per la salute?
"Se brucio legna bagnata in un caminetto aperto, respiro sostanze come carbone organico e benzopirene, tutte sostanze cancerogene".
