MONICA PIERACCINI
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Cosa produce la Gkn, l'azienda che ha licenziato 422 dipendenti

Nel 1994 la multinazionale inglese, oggi proprietà di un fondo americano, acquisisce lo stabilimento Fiat di Novoli. Nel 1996 il trasferimento a Capalle, dove si producono semiassi e giunti per Fca

Lo stabilimento Gkn (Fotocronache Germogli)

Lo stabilimento Gkn (Fotocronache Germogli)

Firenze, 10 luglio 2021 - Gkn Driveline è una multinazionale leader nella produzione di semiassi ed elementi di trasmissione per il settore automotive. E' nata sul finire dell'Ottocento come produttore di viti e bulloni e poi si è sviluppata nei decenni, fino a contare oggi 51 stabilimenti produttivi in 20 Paesi, per un totale di 27.500 dipendenti. Dal 2018 è stata acquistata da un fondo di investimento finanziario, Melrose Industries. In Italia ha un altro stabilimento, a Brunico.

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E' nel 1994 che Gkn acquisisce da Fiat Auto, alla quale forniva all'epoca la quasi totalità del fabbisogno di giunti e semiassi omocinetici, lo stabilimento di Firenze, in viale Guidoni. Nel 1996 il trasferimento nella zona industriale di Capalle, nel nuovo stabilimento costruito da Fiat Auto, costato 120 miliardi e che allora occupava circa 700 persone.

Come si legge su una vecchia agenzia Adnkronos, il progetto della Fiat prevedeva il trasferimento dello stabilimento in cambio della possibilità di edificare nell'area di Novoli abitazioni, uffici, centro direzionale. Questa prima ipotesi fu bloccata, nel 1989, da una ''telefonata'' al sindaco di Firenze dall'allora segretario nazionale del Pci, Achille Occhetto.

Scoppiò un caso nazionale che, praticamente, si è risolto poco prima dell'inaugurazione del nuovo stabilimento con un accordo per l'utilizzo dell'area di Novoli sottoscritto dal presidente della Fiat Cesare Romiti e dal sindaco di Firenze Mario Primicerio.

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Il trasferimento nel nuovo stabilimento è stato completato nel marzo 1996 e lì si è continuato a produrre componentistica per auto fino all'annuncio della chiusura. Secondo l'accordo con i sindacati, Gkn si sarebbe impegnata ad approvvigionarsi per la componentistica auto da stabilimenti di fornitura su suolo italiano, come appunto per i semiassi e giunti prodotti a Campi Bisenzio.

Negli ultimi anni i componenti di trasmissione realizzati nello stabilimento fiorentino andavano per circa l'80% alla Fca (Fiat-Chrysler) e per il restante 20% a Audi, Bmw, Ferrari, Maserati, Land Rover. In passato la percentuale era 50 e 50, ma poi le produzioni dei marchi tedeschi sono state riportate parzialmente negli stabilimenti Gkn in Germania.

Negli anni non è mancato il ricorso alla cassa integrazione, come nel 2008 e 2009, quando il mercato dell'auto si dibatteva in una profonda crisi. Altalenanti i rapporti tra i vertici e i sindacati e non sono mancati, nel 2007, episodi inquietanti come il ritrovamento all'interno dell'azienda di un fantoccio con la sagoma di un mitra in mano e alcune scritte eversive, quali 'addio sindacato' e 'vittoria Br'.