In ossequio al decreto Draghi che ha ’legato le mani’ ai presidenti di Regione, sei studenti su dieci – 5 milioni 296mila su 8 milioni 506mila – torneranno in classe tra oggi e domani, anche in zona rossa, tra l’altro grazie al fatto che il 68,1% del personale scolastico, prof compresi, è stato vaccinato almeno con una dose. Tra le poche eccezioni al rientro in classe almeno fino alla prima media compresa c’è la Puglia, che consente alle famiglie di optare per la Dad fino al 30 aprile. Ma l’idea di sottoporre tutti gli studenti al tampone come precondizione per il rientro è ormai tramontata e la sua introduzione è stata lasciata alle singole Regioni.
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Tra i più rigorosi l’Alto Adige che consente il rientro in classe, anche alle superiori (al 75%), solo in presenza di un test volontario. Altrimenti, solo lezioni a distanza. In Emilia Romagna si è optato per una soluzione soft. Mentre entro un paio di settimane si prevede la fine della vaccinazione del personale scolastico, è confermata la campagna di screening, in farmacia, per alunni, loro familiari e lo stesso personale scolastico. I test saranno gratuiti. Le aziende sanitarie faranno poi test a campione, sempre volontari e gratuiti, nelle zone con alta incidenza.
Approccio soft anche in Toscana, con screening volontario per il personale scolastico e screening volontario a campione per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (5 studenti a rotazione a settimana in ogni classe): complessivamente si prevedono oltre 18mila test alla settimana. Grazie a un accordo tra Regione Toscana, Federfarma e Cispel, gli studenti di ogni grado, i loro familiari e il personale scolastico potranno poi fare gratuitamente un test antigenico rapido anche andando in farmacia.
In Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Puglia, Campania, Sicilia, Basilicata, Molise, Calabria e Sardegna non risultano progetti per test nelle scuole, nel Lazio è stata invece prorogata al 30 aprile la campagna per test volontari e gratuiti per gli studenti delle scuole medi e superiori, per il personale docente e non docente delle statali, paritarie e non e per gli educatori delle materne. In Piemonte da gennaio è scattato il progetto ’Scuola sicura’ con test volontari al personale docente e non ogni 15 giorni, mentre nelle scuole è partito il programma sperimentale di test nelle seconde e terze medie (25% della classe a settimana). In Umbria si è intensificato il programma di screening gratuiti e volontari per studenti e personale della scuola: sono test antigenici che si effettuano in farmacia.
Nelle Marche si segnala il comune di Falconara ha avviato un programma di screening per gli studenti di materne, elementari e medie. In Abruzzo si è mosso invece il Comune dell’Aquila, che ha organizzato un servizio di tamponi volontari e gratuiti.
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