Piombino (Livorno), 27 settembre 2022 - E ora che cosa succede con il rigassificatore di Piombino? A spiegarlo, dopo le elezioni politiche 2022, è Francesco Torselli, capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d'Italia. "Il nuovo governo - sottolinea Torselli rispondendo a margine della seduta di oggi dell'assemblea legislativa toscana a una domanda sull'autorizzazione del rigassificatore - farà tutte le valutazioni del caso se riuscirà a formarsi ovviamente, perché non bisogna giocare sulle date. Se riuscirà a entrare in carica prima del pronunciamento, sarà il governo Meloni che valuterà".
In base al calendario delle date finora dettato, entro il 27 ottobre dovrebbe giungere il via libera definitivo da parte del commissario, il presidente della Regione Eugenio Giani. Il nuovo esecutivo potrebbe però non fare in tempo a subentrare e vagliare le necessarie alternative al sito di Piombino. Tuttavia, avverte ancora Torselli, "qualora dovesse pronunciarsi Draghi nell'esercizio delle sue ultime funzioni mi auguro che il suo governo faccia lo stesso di quello che diciamo. Mi auguro che voglia fare questo passaggio e farci vedere un documento nel quale dimostri di aver valutato eventuali collocazioni alternative".
Sul tema, insiste Torselli, "la nostra linea resta coerente, non potrebbe essere altrimenti. Abbiamo sempre parlato di Piombino come di una scelta inopportuna". Il no di Fratelli d'Italia in realtà è la posizione di partenza, ma potrebbe essere superata a fronte della dovuta documentazione che confermi l'inevitabilità della scelta sul sito di Piombino. "È ovvio - aggiunge l'esponente di Fratelli d'Italia - che l'emergenza energetica del Paese sia la priorità in questo momento ma prima proveremo a fare quelle valutazioni che fino ad oggi nessuno ci ha convinto che siano state fatte. Lo stesso governatore Giani non è stato chiaro fino in fondo". Pertanto, conclude Torselli, "quando ci sarà scritto che Piombino rappresenta l'unica chance, allora il rigassificatore si farà lì".