Bologna, 21 stetembre 2020 - Se ho capito bene un evasore fiscale totale, parassita della società che non ha mai pagato un euro allo stato, può percepire il reddito di cittadinanza. Ci voleva giusto il genio di un ex comico (ex perché non fa più ridere nessuno) per partorire una simile stupidaggine. Chi lo ha votato rifletta per piacere, errare è umano perseverare è diabolico.
Giulio Longhi Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni
Il reddito di cittadinanza è in vigore in Italia da più di un anno ormai. Ciò che possiamo dire con certezza, dopo circa diciassette mesi dalla sua introduzione, è che la misura si è rivelata per diversi motivi un flop. Certo, ha aiutato diverse famiglie, ma non ha risolto complessivamente il problema e anzi, come abbiamo visto più volte, ha lasciato campo libero a troppi furbetti e truffatori, fra cui mafiosi, delinquenti e perfino i fratelli picchiatori accusati dell'omicidio del povero Willy. ll problema principale del reddito di cittadinanza può essere individuato nel fatto che la misura, come detto, è stata introdotta sia come strumento di contrasto alla povertà che come politica attiva del lavoro ma ha risolto poco su entrambi i fronti. La Corte dei Conti ha rilevato che, a fronte dei 4 miliardi erogati a favore di poco più di 1 milione di beneficiari, solo 20 mila persone (il 2% di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza) hanno trovato un’occupazione attraverso questa misura. Il risultato continua ad essere molto deludente e soprattutto il meccanismo assomiglia ad una rete con troppi buchi. Dal punto di vista delle politiche del lavoro, pur partendo da un principio positivo, si sta rivelando un mezzo fallimento. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net