Cesena, 29 giugno 2018 - Uno dei cardini della richiesta di fallimento dell’Associazione Calcio Cesena spa avanzata al tribunale civile dalla Procura della Repubblica di Forlì (le firme sono del sostituto procuratore reggente Filippo Santangelo e del sostituto Francesca Rago) è la falsità dei bilanci degli ultimi tre esercizi. I parametri per ottenere l’iscrizione al campionato successivo venivano raggiunti con artifici contabili, il più importante dei quali è rappresentanto dalle ‘plusvalenze’, compravendite di calciatori di scarso valore, ma contabilizzati per milioni di euro. A togliere il velo a questi trucchi contabili (peraltro ultilizzati da molte altre società) fu Pippo Russo, giornalista di Calciomercato. com, e la sua inchiesta fu poi ripresa da Striscia la notizia. Nel mirino, in particolare, c’erano gli scambi e prezzi enormemente gonfiati di giovani giocatori tra Cesena (serie B) e Chievo (serie A) che pochi giorni fa sono state deferite dalla Procura della Federcalcio al Tribunale federale e ora rischiano pesanti penalizzazioni.
Secondo i conteggi fatti dalla Procura della Repubblica di Forlì, l’ultimo bilancio approvato, relativo all’esercizio luglio 2015-giugno 2016, se non fossero state contabilizzate le plusvalenze ritenute fittizie si sarebbe chiuso con una perdita di oltre 4 milioni di euro al posto dell’utile di 60mila euro dichiarato ufficialmente. Per fare i conteggi la Guardia di finanza (che si è avvalsa di un consulente) ha utilizzato i dati del sito internet www.transfermarkt.it che contiene una ricca sezione dedicata al calciomercato con valutazione dei giocatori ritenute attendibili dagli operatori del settore.
Per il 2015 vengono indicati tre calciatori: Andrea Magrini, 18 anni, valutato 75mila euro, è stato ceduto per 2 milioni; Francesco Mazzavillani, 17 anni, valutato 50mila euro, è stato ceduto per 1,97 milioni; infine Thomas Gkaras, 17 anni, valutato 25mila euro, è stato acquistato per 2 milioni. In totale la plusvalenza sarebbe stata di quasi 4 milioni. Per l'esercizio 2016-2017 vengono considerati sette giocatori: Matteo Bartoletti, 16 anni, valutato zero, è stato ceduto a 1 milione; Lorenzo Sarini, 17 anni, valutato 50mila euro, è stato ceduto a 1,7 milioni; Nicola Andreoli, 17 anni, valutato 25mila euro, è stato ceduto a 2,3 milioni; sul fronte delle acquisizioni ci sono Luca Concato, 17 anni, valutato 25mila euro e pagato 2 milioni; Fatlind Mahmuti, 16 anni, valutato 50mila euro, è stato pagato 1 milione; Sebastiano Foletto, 16 anni, privo di valutazione, è stato acquistato per 2,2 milioni; Lordswil Eziefula, senza alcuna valutazione né riferimenti nei siti di calcio, è stato pagato 1,8 milioni. Complessivamente la plusvalenza realizzata è di quasi 5 milioni. La Guardia di Finanza ha evidenziato che questi trasferimenti, tutti fra Cesena e Chievo, nell’arco di due anni bilancino i flussi finanziari, con una differenza di appena 30mila euro a fronte di un movimento complessivo di quasi 18 milioni di euro. Senza queste plusvalenze, secondo la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica che ha recepito i risultati delle indagini e della relativa consulenza, il Cesena non avrebbe avuto i requisiti necessari per iscriversi ai campionati successivi.