Quel sempre dolce e onorato giorno della Natività del Signore in un cantuccio del mondo, a Betlemme, in una capanna, fra la paglia, attorniato da Maria e da Giuseppe, dal bue, dall'asinello e dagli angioletti, scorgiamo un raggio di luce, che arde come un piccolo e tenue fuoco, che in parte rasserena il nostro cuore. È Gesù che nasce a emanare quella chiara, soave, divina luce. Pien di meraviglia come chi mai vide cosa incredibile miriam quel Bambino, Suo Figlio, che Dio volle mostrar quaggiù, che ci porta quel lieve e grato messaggio, così diverso da tutti gli altri, che ci conforta e dice che c'è spazio per quel che sospiriamo e speriamo, di ricevere pace e bene, anche se forse non interamente in questo mondo.
Pierpaolo Vezzani, Correggio (Reggio Emilia)