Roma, 17 gennaio 2021 - "Sono lieto che il mio nome sia uscito per un ruolo così importante". L'ex magistrato Paolo Maddalena commenta così, ai microfoni di 'Un giorno da pecora', la candidatura a presidente della Repubblica avanzata da un gruppo di circa 40 parlamentari ex M5s. Il giurista racconta di aver appreso la notizia da una telefonata della "senatrice Nugnes che mi ha spiegato che il gruppo Misto aveva indicato me, ne sono stato lieto, è gratificante per me che ho dedicato tutta la mia vita alla Patria".
"Ho dedicato la mia vita - rivendica - alla difesa della patria, alla difesa della Costituzione, calpestata dall'assassinio di Moro in poi, e da quando - annota ancora - il neoliberismo si è impadronito delle menti dei nostri govenanti, utilizzando sia situazioni di fatto con molto attendismo e indicazioni di certi programmi fatti in sedi oscure che è meglio non menzionare".
Maddalena non nasconde che vorrebbe uscire dall'Euro. "Secondo grandi economisti, come Stiglitz e Galbraith, l'Italia potrebbe sollevarsi parecchio sul piano economico se emettesse una moneta propria, perché quella che noi abbiamo è una moneta privata, emessa da banche private, sulla base di Banche centrali divenute di fatto private. E della Bce, che è una banca privata", spiega. E aggiunge: "Se si vuole prendere la lira va bene".
Tornando al suo nome come capo di Stato, l'ex magistrato chiarisce: "La mia è una candidatura di bandiera, lo so e la accetto ma so che non sarà facile essere eletto". Lei per chi ha votato in passato? "Sono un cattolico di sinistra, in passato ho votato sia per il Pd che per i 5S", spiega. Quindi chi vederebbe bene al Quirinale? "Qualcuno che capisse bene la Costituzione, ma non ne vedo in giro". Mario Draghi? "No, è un neoliberista". Paolo Gentiloni? "Ha fatto dei guai pure lui". Giuliano Amato? "No, ha fatto troppe privatizzazioni". Silvio Berlusconi? "E' un non soggetto", taglia corto.