Non ci credo ma ci provo. Sembra obbedire più o meno a questo principio, più che ad un autentico Credo, la scelta di molti studenti italiani, alle prese con le imminenti prove dell'esame di maturità, di affidarsi a preghiere, santini e persino fare fioretti fuori quaresima. Ma non mancano i più laici "riti propiziatori": non solo il tradizionale cornetto rosso da mettere in tasca, ma anche l'oggetto portafortuna, l'accessorio da indossare o il gesto da compiere per allontanare la "cattiva sorte". Primo tra tutti sedersi accanto al compagno più fortunato, come se la fortuna potesse essere "contagiosa". Più appropriato, forse, sarebbe sedersi accanto al "primo della classe", nella speranza magari di portare a casa un "aiutino".
Riti, preghiere e santini per superare il test maturità
Tra riti scaramantici, preghiere e promesse di pellegrinaggi emergono le fragilità e insicurezze degli studenti italiani, impegnati in un (altro) anno difficile, tra lo slalom di regole anti Covid (dad, mascherine in classe, agli esami) e la situazione di incertezza. Uno spaccato che emerge anche dal sondaggio di Skuola.net, secondo cui uno studente su 3 rivela di voler adottare un rito propiziatorio o di essere pronto a compiere un gesto portafortuna il giorno delle prove. Mentre un maturando su 10 confida che porterà un santino alle prove, anche se non è dato conoscere quale sarà il protettore scelto: se la Rita da Cascia, universalmente considerata Santa degli impossibili o quel Giuseppe da Cupertino, ritenuto protettore degli studenti. Quale che sia la scelta, laica o religiosa, ogni studente è deciso a portare a casa l'ambito diploma e lasciarsi alle spalle la carriera scolastica. Ovviamente tra i primi riti c'è l'immancabile divieto di augurare buona fortuna. E allora: "in bocca al lupo maturandi".
Dress code degli studenti all'esame
Dopo un anno scolastico caratterizzato da polemiche sull'abbigliamento in classe, non ultimo il caso della vicepreside che, al liceo Lucrezia della Valle di Cosenza, ha coperto con lo scotch gli strappi sui jeans di una studentessa definendoli ''poco decorosi', gli studenti sono pronti a fare buona impressione sui prof alla prova d'esame. Da sempre il dress code dell'esame di maturità prescrive abbigliamento sobrio e minimal. Per le studentesse: niente strappi sui pantaloni, spacchi profondi e tantomeno scollature vertiginose. Accessori bijoux ridotti al minimo e trucco minimal, se non del tutto assente, per dare un'immagine acqua e sapone. Sobrietà consigliata anche per gli studenti: niente shorts, canotte da spiaggia o tatuaggi in bella mostra. L'estate può attendere, meglio godersela in pieno con il diploma già in tasca.