I mammut hanno vissuto per cinque milioni di anni e gli ultimi esemplari dell'ultima specie, il mammut lanoso, erano ancora in giro quando furono erette le piramidi. Poi quattromila anni fa scomparvero, e le cause della loro estinzione sono un enigma su cui gli scienziati si arrovellano da un secolo. Adesso i ricercatori delle università di Cambridge e di Copenaghen sono convinti di averlo finalmente risolto: non fu colpa dei nostri antenati – spesso additati come i principali responsabili – che li avrebbero cacciati fino a eliminarli dalla faccia della terra, ma del cambiamento climatico che ridusse drasticamente le loro fonti di cibo. E in particolare fu la rapidità con cui avvenne a dare ai mammut il colpo di grazia: nella loro lunghissima parabola erano sopravvissuti senza problemi a diverse glaciazioni, ma questa volta il mutamento del clima trasformò il loro habitat così in fretta che non ebbero il tempo di adattarsi. La scoperta è il risultato di un progetto durato dieci anni, nel corso del quale i ricercatori hanno analizzato il DNA dei resti di piante e animali (fra cui urina, feci e cellule della pelle) provenienti da campioni del suolo raccolti in vari siti dell'Artide dove sono stati rinvenuti fossili di mammut. Il meticoloso esame del DNA ambientale ha permesso di ricostruire lo scenario delle loro ultime "ore" di vita (in realtà alcune migliaia di anni) e di escludere così l'uomo dalla lista dei sospettati. Le popolazioni di pachidermi cominciarono a diminuire di numero a partire da 12mila anni fa, in concomitanza con la fine dell'ultima era glaciale che determinò un rapido cambiamento climatico. "Quando il clima diventò più umido e il ghiaccio iniziò a sciogliersi, si formarono laghi, fiumi e paludi", spiega uno degli autori dello studio, Yucheng Wang. Alberi e acquitrini presero il posto delle praterie che costituivano l'habitat e la fonte di nutrimento dei mammut: "L'ecosistema si trasformò e la biomassa della vegetazione si ridusse, diventando insufficiente per il sostentamento delle mandrie. In base al nostro modello, gli esseri umani non hanno avuto alcun impatto" sulla scomparsa degli antichi pachidermi. "Questa è una lezione severa che ci viene data dalla storia e che mostra quanto sia imprevedibile il cambiamento climatico", conclude il professor Eske Willerslev, "Quando qualcosa è perso, non si torna più indietro. Le precipitazioni sono state la causa dell'estinzione dei mammut lanosi, provocando il mutamento della vegetazione. Il cambiamento avvenne in modo tanto repentino che i mammut non furono in grado di adattarsi ed evolvere per sopravvivere".Lo studio è stato pubblicato su Nature.
ArchiveI mammut non si estinsero per colpa dell'uomo, ma del cambiamento del clima