Roma, 17 agosto 2022 - Il profumo di vittoria fa sì che le liste del centrodestra siano ancora in alto mare: c’è tempo fino al 22, ma per Fd’I già oggi dovrebbe esserci una lista di massima, mentre per Lega e Forza Italia i nomi veri dovrebbero uscire tra venerdì e sabato. Si lavora a telefonini staccati perché le pressioni da parte di parlamentari uscenti, territorio e potenziali ’esterni d’area’ sono debordanti. "Un vero assedio", dice un parlamentare di Forza Italia che lavora al dossier.
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Fratelli d’Italia, che stando ai sondaggi ha le maggiori prospettive elettorali, per questo gode di maggiore libertà di manovra e la linea è quella di riconfermare in linea di massima quasi tutti i 53 parlamentari uscenti e di introdurre una quota di amministratori e dirigenti locali e qualche esterno d’area. Su tutti l’ex magistrato Carlo Nordio, gli ex ministri Giulio Tremonti e Giulio Terzi di Sant’Agata, mentre in forse è il giornalista Gennaro Sangiuliano. Tra i nomi che girano ci sono anche quelli dell’ex presidente del Senato Marcello Pera e dell’ambasciatore Stefano Pontecorvo. Da notare che Gianfranco Rotondi, esponente Dc, non si candiderà con Forza Italia, ma è pronto a correre in collegio riservato ai centristi ’Noi moderati’.
Nella Lega bocche chiuse, ma da quel che filtra è confermatissimo il gruppo dirigente, mentre Bossi correrà se vorrà. Di sicuro Zaia e Fedriga rimarranno nelle rispettive regioni: se ne riparla alle prossime elezioni. Un esterno di prestigio come l’avvocato Giulia Bongiorno sarà sicuramente riconfermata. Tra gli esterni dovrebbero esserci la giornalista Giovanna Maglie e l’ex candidata pro-sindaco di Roma Simonetta Matone.
In Forza Italia c’è il problema più grosso. Stando ai sondaggi, il numero dei parlamentari eletti dovrebbe essere inferiore rispetto all’attuale. E così – se è confermato – Silvio Berlusconi (che ieri ha rilasciato una intervista a ’Politico.Eu’ per tranquillizzare i partner europei sull’atlantismo e l’europeismo della coalizione) e Antonio Tajani guideranno il proporzionale in diverse regioni (e Berlusconi sarà anche candidato all’uninominale al Senato a Monza) e con loro le varie Bernini, Alberti Casellati, Ronzulli, Fascina, più con ogni probabilità un nome di peso come Letizia Moratti. Confermati anche Moles, Mulé, Barelli, Craxi, Pichetto e Sisto. Tra gli esterni, possibile il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Non correranno invece, tra gli altri, Schifani (candidato alla presidenza della Regione Sicilia) e Galliani.
Con i partiti di centrodestra impegnati nel rebus delle liste, chi è più attivo sul fronte dei programmi è il partito di Salvini, che si gioca tutto sulla triade immigrazione, flat tax, pensioni. "La Lega – dicono il responsabile dipartimento lavoro del Carroccio, Claudio Durigon, e il sottosegretario al Mef, Federico Freni – ha le idee chiare in materia previdenziale: vogliamo rendere strutturali Quota 41, opzione donna e Ape sociale. Sono tutti sistemi alternativi alla sciagurata riforma Fornero, difesa dal Pd anche se ingiusta e sbagliata".