Ischia, 25 dicembre 2022 - E' un Natale senza casa quello degli sfollati di Ischia che dopo la frana del 26 novembre scorso sono alloggiati negli hotel dell'Isola. La frana ha lasciato dietro di se 12 vittime e nella terra solchi profondi 75 metri, un versante resta ad alto rischio crolli e solo dopo Natale si potrà forse sapere in quanti potranno tornare alle proprie abitazioni. Oggi la messa di Natale alle 11 è stata celebrata nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Casamicciola.
Dopo un nuovo crollo a Lacco Ameno 27 persone, in tutto nove famiglie sono state allontanate in via precauzionale dalle loro abitazioni. Si sono uniti ai 400 sloffati ospitati negli hotel che non si sa quando potranno rientrare nelle loro case.
Il crollo verso le 21 di ieri quando è venuto giù un grosso masso, del peso di alcune tonnellate, si è staccato da un costone roccioso finendo in strada all'inizio di via Montevico, a pochi metri di distanza dal centro di Lacco Ameno, danneggiando uno scooter parcheggiato.
A seguito della caduta del pesante blocco di pietra e dei controlli eseguiti dai tecnici comunali è stata emessa una ordinanza di sgombero per le 9 famiglie che abitano sotto il costone: 25 persone hanno dovuto lasciare le loro case ed alcune di loro sono state accolte negli hotel che già ospitano gli sfollati mentre hanno trascorso la notte da parenti o amici mentre per altre due, anziane con difficoltà di deambulazione si deciderà oggi come trasferirle.
Della vicenda è stato interessato il commissariato all'emergenza frana Legnini a cui il sindaco di Lacco Ameno Pascale ha chiesto il monitoraggio dell'intero costone che, in passato, non era stato interessato da fenomeni di dissesto idrogeologico.
Lieve scossa di terremoto la vigilia di Natale
Mentre una lieve scossa di terremoto è stata avvertita ieri pomeriggio sull'isola d' Ischia. Alle 15,46 la terra ha tremato per pochi secondi e gli effetti del movimento tellurico - di magnitudo 1,4, epicentro a una profondità di soli due chilometri - sono stati distintamente avvertiti soprattutto nel versante sud occidentale dell'isola, nelle zone di Succhivo, Ciglio e Citara. Secondo alcuni testimoni la scossa è stata accompagnata da due boati consecutivi. Non sono stati segnalati danni.
Legnini in visita agli sfollati
Il commissario per l'emergenza frana di Ischia, Giovanni Legnini, è stato in visita ieri sera in tutti gli alberghi che ospitano gli sfollati. Legnini ha rivolto i suoi auguri di Natale ai cittadini, circa 400, che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni dopo il disastro del 26 novembre scorso e che passeranno le festività natalizie in hotel o nelle case di parenti o amici che li hanno accolti. Legnini era accompagnato dal vice commissario prefettizio Beniamino Cacciapuoti. Ha risposto alle domande degli sfollati e ha illustrato la situazione attuale di Casamicciola, con le numerose problematiche da risolvere tra cui quella delle future emergenze determinate dalle allerte meteo e la necessità di dividere in zone il paese a seconda del rischio.
Ultima tappa del commissario nell'hotel Michelangelo, che sorge a qualche chilometro di distanza da via Celario, l'epicentro della frana. Il Michelangelo era stato il primo hotel a riaprire, poche ore dopo l'alluvione, per accogliere i primi sfollati ed è quello che ne ospita attualmente il numero maggiore, circa 150. Qui ieri sera Nino Di Costanzo, chef ischitano, ha radunato i migliori cuochi, pizzaioli e pasticcieri dell'isola che hanno preparato un menu speciale per gli sfollati, regalando loro una serata diversa nell'imminenza del Natale.
Mentre il 29 dicembre, dalle 11, il ministro del Turismo Daniela Santanchè sarà ad Ischia per confrontarsi con gli operatori del settore e gli amministratori locali e lanciare la campagna di comunicazione a livello nazionale ed internazionale finalizzata a sostenere i flussi turistici dell'isola colpita dalla frana di Casamicciola, realizzata in collaborazione con ENIT.
Il fango: 80 mila tonnellate di terreno argilloso e detriti da smaltire
Resta da affrontare la rimozione del fango trascinato dall'Epomeo a valle nella alluvione del 26 novembre: quasi 80 mila tonnellate di terreno argilloso e detriti arrivati sino al mare. Una ordinanza ad hoc è stata pubblicata dal commissariato all'emergenza frana che individua due soggetti attuatori degli interventi di rimozione e smaltimento nelle società in house Amca e Sma Campania, che "dovranno attenersi ai principi della difesa dell'ambiente, del riuso dei materiali, dell'economicità e della tutela della concorrenza".
Fra gli obiettivi del piano di rimozione ci sono inoltre la destinazione del materiale riutilizzabile per il ripascimento delle coste e per le attività legate alla messa in sicurezza del territorio e all'edilizia. Con questo provvedimento viene privilegiato il riuso sull'isola del fango limitando il trasporto in terraferma e lo smaltimento in discarica al solo materiale classificato come rifiuto. Per togliere da case, piazze e strade l'enorme frana serviranno comunque siti di stoccaggio temporanei sull'isola e l'installazione di un impianto di vagliatura mobile del materiale franato; le due società si divideranno i compiti: all'Amca spetterà la rimozione nelle aree urbane e la custodia e vigilanza dei siti di stoccaggio mentre Sma Campania si occuperà di liberare le aree a monte della frana e la caratterizzazione del fango rimosso