Schiacciati da un rimorchio e dalla Giustizia. Mi viene in mente questa espressione per descrivere quello che è accaduto, con la conclusione dell'iter giudiziario. Si può perdere la vita sulla strada in un istante schiacciati da un rimorchio che si è staccato dalla motrice per l'usura e la pessima manutenzione. E può anche accadere che le istituzioni preposte scelgano di concentrare l'attenzione solo sul conducente, l'ultimo anello della catena. In questo momento prevalgono la delusione e l'indignazione per la decisione del gip della Procura di Ancona di accogliere la richiesta di archiviazione del pm per i titolari della società di trasporti. Viene negato un processo e così anche il diritto alla Giustizia. Forse si pensa che il mio compagno Huub Pistoor sia stato sfortunato a trovarsi quella sera nel posto sbagliato. L'archiviazione ci conferma quanto sia ancora arretrato il nostro Paese. Non credo che in Olanda, dove Huub è nato e vissuto per molti anni, si sarebbe archiviato. Penso anche che se lui fosse rimasto schiacciato da un macchinario in una fabbrica, le indagini avrebbero subito coinvolto titolari e addetti alla manutenzione. Proprio come ci aspettavamo noi, visto che la manutenzione dei due mezzi pesanti non era di competenza del dipendente alla guida. Ma per le morti sulla strada c'è meno attenzione, è ancora diffusa l'idea che siano tragiche fatalità. Non voglio arrendermi e continuerò a dare voce a Huub e a tutte le vittime, che meritano rispetto, verità e Giustizia. Gioia Bucarelli, Ancona
ArchiveIl processo negato