Milano, 16 marzo 2022 - Nonostante l'aumento dei contagi da Covid, ieri sono stati registrati oltre 85mila casi e 180 morti, il governo tira dritto e punta a eliminare le restrizioni per permettere agli italiani di ritrovare quella normalità che ormai manca da oltre due anni. Era il 18 febbraio quando il premier Draghi annunciò l'intenzione di allentare le misure: "Voglio limitare le restrizioni prima possibile. E' mia volontà - spiegava - uscire con una road map che da qui al 31 marzo indichi la strada, step by step". Ora è arrivato il momento della verità e domani, dopo un passaggio dalla Cabina di regia, il Consiglio dei ministri dovrebbe mettere mettere nero su bianco le tappe che porteranno il Paese fuori dall'emergenza. Mascherina e Green pass rimarranno ancora per settimane nei luoghi chiusi, all'aperto, invece, l'Italia si prepara a respirare, sempre con l'occhio alla situazione epidemiologica. Inoltre a due settimane dal 31 marzo, quando scadrà lo stato di emergenza, il governo sarebbe orientato a togliere l'obbligo del Super pass per gli over 50 sul posto di lavoro: potrebbe quindi bastare quello 'base'.
Obbligo super green pass lavoro per gli over 50: si va verso lo stop. Cosa può cambiare
31 marzo, fine stato di emergenza
Con la fine dello stato di emergenza sparirà la struttura commissariale. Per il dopo-Figliuolo circolano due ipotesi: le funzioni potrebbero passare a strutture di missione in seno al ministero della Salute o a Palazzo Chigi, oppure passare alle Regioni, compreso l'acquisto dei vaccini. Addio anche al Comitato tecnico scentifico. Il Governo non avrà più i poteri straordinari per derogare leggi e normative per motivi sanitari: quindi basta alle misure che limitano la libertà dei cittadini. Stop anche ai colori delle regioni.
1 aprile
A quanto emerso, dall'1 aprile dovrebbe cadere l'obbligo del Green pass all'aperto per ristoranti e bar, così come del 'rafforzato' per i mezzi pubblici locali. Per i trasporti a lunga percorrenza (come aerei, treni e navi) si potrebbe richiedere un tampone negativo. Il governo spera delle vacanze di Pasqua per rilanciare il settore turistico: per questo già dal primo aprile dovrebbe non servire più il pass per le strutture ricettive, per i musei e le mostre e le attività commerciali. Gli stadi dovrebbero tornare al 100% (ma si preme per una deroga per la partita della Nazionale del 24 marzo) mentre per i palazzetti le capienze dovrebbero aumentare progressivamente. Con l'addio allo stato d'emergenza dovrebbero poi decadere le quarantene da contatto, anche per i non vaccinati. La novità riguarderà anche le scuole, dove potrebbe sparire l'obbligo della mascherina Ffp2 in favore della chirurgica.
1 maggio
Prevista la scadenza dell'obbligo di Green pass per ristoranti, bar e concerti al chiuso, cinema, teatri, eventi sportivi. Inoltre non dovrebbero più servire le mascherine Ffp2 all'aperto sia ai concerti sia negli stadi. Per quanto riguarda il pass obbligatorio per il lavoro, il governo Draghi punta a eliminare le sanzioni legate all'obbligo di vaccino per gli over 50: in questo caso cadrebbe la sospensione dal lavoro con il conseguente "congelamento" dello stipendio. Circola persino l'ipotesi di un liberi tutti per i positivi asintomatici, che quindi non dovrebbero essere sottoposti a isolamento. Ma questo è un tema ancora tutto da verificare.
1 giugno
Stop all'obbligo di indossare le mascherine Ffp2 al chiuso per i mezzi del trasporto pubblico locale, funivie, palestre e altri sport al coperto, aerei, treni e navi. Le discoteche al chiuso potranno lavorare con capienza al 100%, rispettando però i protocolli di sicurezza.
15 giugno
E' l'altra data chiave per l'Italia che vuole mettersi alle spalle la pandemia da Covid. Scadrà l'obbligo vaccinale per i lavoratori over 50 e inoltre - è una delle ipotesi - potrebbe sparire davvero la certificazione verde.