Furbetti reddito di cittadinanza a Napoli: 15 milioni di euro incassati illegalmente

Sono 662 le persone che percepivano i sussidi senza averne diritti, tra loro anche parenti dei boss e affiliati del Clan 167 di Arzano. I risultati dell'indagine e le storie dietro ai numeri

Reddito di cittadinanza

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Napoli, 15 ottobre 2022 – Quindici milioni di euro incassati senza averne diritto, scoperti altri 662 furbetti del reddito di cittadinanza nel Napoletano. Tutti hanno ricevuto denaro dallo Stato senza averne titolo e per 287 di loro si ipotizza anche la truffa. È sempre il capoluogo partenopeo la città con il più alto numero di sussidi illegali, molti dei quali vanno a ingrossare i portafogli degli affiliati ai clan di camorra.

Un limbo sommerso, tra lavoro nero e la delinquenza, con gli assegni che spesso vengono girati direttamente alle famiglie dei fedelissimi che si trovano in prigione per il clan. Tra i furbetti, anche 11 uomini coinvolti in un’indagine che ha inferto un duro colpo al clan della 167 di Arzano. Tra questi, anche il padre di un esponente di spicco della consorteria criminale che, in occasione della compilazione dell’autocertificazione, ha omesso di indicare nel nucleo familiare uno dei componenti sottoposto a misura cautelare.

Sommario:

Reddito di cittadinanza
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La maxi inchiesta

Si è chiuso il cerchio sul terzo capitolo della maxi inchiesta sul reddito di cittadinanza, che ha impegnato le forze dell’ordine a spulciare carte e incrociare dati per 18 lunghi mesi. I carabinieri napoletani, con la collaborazione del nucleo ispettorato del lavoro e dell’Inps, hanno continuato ad approfondire i controlli sul beneficio intascato indebitamente da chi la soglia della povertà non l’ha mai varcata. Sono oltre 14 milioni e 648mila euro i soldi intascati illecitamente dai cittadini di Napoli e provincia, quasi 26.500 euro al giorno versati dallo Stato tra giugno 2021 al 6 ottobre 2022.

La mappa dell’illegalità

Con la terza tornata di controlli, la somma rilevata è di 2 milioni e 962mila euro. Il campione è come sempre Napoli con la sua intera provincia, isole comprese. E ancora una volta si è proceduto analizzando il territorio in tre macro-aree: la zona di Napoli, comprese le isole di Ischia e Procida, i Comuni della provincia a Nord del capoluogo quasi un milione e mezzo di euro incassati dalla zona del litorale Giuglianese fino all’area Nolana – e l’hinterland metropolitano Sud, dalla costa vesuviana fino a Capri, dove la truffa ammonta a circa 400mila euro.

I carabinieri hanno rilevato il picco di irregolarità tra le municipalità 3, 4 e 6 di Napoli. Per intenderci siamo nei quartieri Stella, San Carlo Arena, San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale, Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli. E i conti parlano di quasi 732mila euro intascati senza titolo: il 24.71% del dato provinciale riassunto in 9 quartieri.

Chi sono i furbetti: le storie

Ad incassare il sussidio, c’erano i familiari dei boss e gli affiliati dello spietato Clan 167 di Arzano, rapinatori e perfino persone arrestate per estorsione e corruzione, aggravate dal metodo mafioso.

Uno dei percettori risulta essere un 57enne del centro di Napoli, recentemente arrestato sull’isola di Ischia per truffa ai danni di un’anziana. Il solito trucchetto del finto nipote costato all’uomo le manette. Sussidio statale nelle tasche anche di tre parcheggiatori abusivi denunciati tra le strade del quartiere Vomero. E anche un rapinatore 34enne, arrestato dopo un colpo messo a segno in un market in Via Cilea. A beneficiare indebitamente dei soldi dello stato anche due persone arrestate poche settimane fa a Scampia. I due sono gravemente indiziati di aver costretto un 27enne e la madre anziana a lasciare l’abitazione popolare dove vivevano legittimamente. Oppure i 70mila euro concessi a 20 cittadini extracomunitari nel Comune di Calvizzano, forse manovalanza della camorra.