Bologna, 22 ottobre 2022 - "Nella serata di Coppa ho visto cose buone e altre un po’ farraginose. Ma tanto le partite che contano, quelle in cui tutti devono dare delle risposte, sono quelle con Lecce e Monza".
Leggi anche Tifosi, lo striscione polemico contro Saputo
Franco Colomba, lei sa cosa significa salire su un treno in corsa. A lei qui successe nel 2009-10, quando sostituì l’esonerato Papadopulo: 6 punti nelle prime 4 partite, contro il solo punticino di Thiago.
"Diciamo che la sua non è stata una buona partenza. Ma penso che la fase di studio sia finita e, poiché considero Motta un ragazzo intelligente, sono sicuro che in queste settimane avrà capito le potenzialità della squadra e adesso saprà tirarle fuori".
Il suo impatto come fu?
"Pazzini e Cassano a Marassi: e quella Samp ce ne fece quattro. Poi battemmo in casa il Siena, perdemmo sul campo della Roma e conquistammo i tre punti col Palermo".
Il brodino della qualificazione in Coppa Italia può dare una mano a Thiago?
"Vincere aiuta sempre. Anche se col Cagliari ha giocato un Bologna inedito, figlio di un turnover che farà comodo domenica col Lecce".
Appunti dalla tribuna del Dall’Ara?
"Moro mi sembra bravo. Ha toccato tanti palloni, qualcuno sbagliandolo anche, ma si vede che ha un buon piede. Non mi è dispiaciuto Zirkzee: protegge bene la palla e sa scaricarla. Fin qui non ha fatto faville ma lascia intravedere buone cose".
Barrow l’ha convinta?
"Musa gioca a sprazzi: fa cose da giocatore importante a cui seguono lunghi minuti di apatia. L’apatia è una brutta bestia, ma se Barrow vuole fare il salto deve sconfiggerla".
In campionato intanto la classifica è un pianto greco.
"Sì, ma nel calcio le brutte partenze si dimenticano in fretta quando ci sono dei buoni arrivi. Voglio dire: la stagione è partita male, ma questo gruppo ha tutte le qualità tecniche per venirne fuori e fare un campionato in linea con le ultime stagioni".
E’ proprio quel genere di campionato che ha fatto saltare il tappo della pazienza ai tifosi: fischi con la Sampdoria, striscione della curva contro Saputo.
"I tifosi hanno le loro ragioni. Sognano da tempo un balzo in avanti, che vorrebbe dire lottare per qualcosa di più di una semplice salvezza, e per un motivo o per l’altro quel balzo non c’è mai. Anzi: per ora c’è stato un arretramento. Però conosco i bolognesi: bastano due o tre belle vittorie e torna il sorriso a tutti".
Il suo Bologna-Lecce?
"Serie B, 1982-83: 2-0 per noi ma quel giorno Paris in un contrasto con Lorusso ci rimise il ginocchio e noi perdemmo il nostro unico incontrista per tutto il resto del campionato. E a giugno fu serie C".
Il Sassuolo di Dionisi come lo vede?
"Il Sassuolo ha una base di gioco e un atteggiamento ormai consolidati: salvezza tranquilla, anche qualcosa di più".
In B scalpitano Modena e Spal, dove lei iniziò, nelle giovanili, la sua carriera di allenatore.
"Il Modena l’ho visto giocare, ha una proprietà solidissima e un tecnico che per la categoria è una garanzia: prevedo che risalirà la classifica. La Spal invece ha trovato il carisma e la personalità di De Rossi: forse proprio quello che le mancava".