Chiunque può odiare, ma amare è complicato

la porta di casa ha la testa piena di domande.

la porta di casa ha la testa piena di domande.

la porta di casa ha la testa piena di domande.

La lumaca Pauletta percorre uno scivolo che la porta fino all’ottovolante. Adele, che conosce la bestiola come le sue tasche, non l’ha mai vista così felice: è diventata una lumaca volante!

"Anche sullo scivolo c’è dell’olio di accelerazione" spiega Susanna. "Sull’ottovolante, invece, ho spalmato una sostanza che diven- ta leggermente infiammabile quando si mischia con il muco. Stai tranquilla, non è pericolosa; ma vedrai, sarà piuttosto impressionante…"

Impressionante? La parola non rende. Perché quando comincia a scivolare lungo la discesa dell’ottovolante producendo quello che sembra un glllmps di felicità assoluta, Pauletta lascia die- tro di sé una lunga scia di scintille e di fiamme blu, che crepitano al ritmo della sua folle corsa! È così bello che Adele non riesce a trattenersi e si getta addosso a Susanna per stringerla fra

le braccia.

Ma la cosa più stupefacente è che Susanna non sembra infastidita da quell’abbraccio.

Che tu ci creda o no, ha piuttosto l’aria di apprezzarlo.

Il giorno dopo, lunedì, vanno a fare un giro in bicicletta. Visto che Susanna non ce l’ha, Adele gliene presta una delle sue: ne ha due, una nuova e una vecchia (come puoi immaginare, tiene per sé quella vecchia).

Si mettono in sella alle sette del mattino. Per prima cosa, spingono le bici per risalire la collina, passano dietro la casa sbilenca, scendono dall’altra parte e montano su una seconda collina, meno alta di quella dello Stagno ma più ampia, con in cima una foresta di pini.

"Vedrai" dice Adele, "ci sono saliscendi ovunque e anche un ruscello! Sarà una…"

"… goduria goduriosa" continua Susanna facendole l’occhiolino.

Ed è proprio quello che succede. Alla fine hanno la faccia coperta di fango e le ginocchia piene di lividi, quando Adele guarda l’orologio ed esclama: "Perdindirindina! Devo filare. Papà mi aspetta per pranzo! Vuoi venire?".

Allora Susanna si rende conto di due cose. Innanzitutto non si è accorta del tempo che passava. E poi è il caso che riveda le sue priorità.

Perché per la prima volta, mentre guarda la sua amica sciacquarsi la faccia al ruscello con dei blblblblblbl molto buffi, si dice che sarebbe davvero orribile, se non peggio, condannare all’inferno eterno una bambina così speciale.

Declina l’invito a pranzo, sostenendo che anche sua nonna la aspetta, e si danno appuntamento allo Stagno alle due del pomeriggio, per pensare allo spettacolo che vogliono organizzare nel parco delle lumache.

Susanna non cerca nemmeno di nascondere quanto sia impaziente.

Mentre apre la porta di casa, ha la testa piena di domande. E la cosa la sconvolge. Cerca di capire, Susanna ha passato la vita a odiare tutto e tutti. Sai, c’è una cosa che non si dice mai abbastanza a proposito dell’odio: cresce a vista d’occhio (in particolare a causa di certe persone che adorano dire cose stupide in televisione) perché è un sentimento facile da provare. È un sentimento che assomiglia a un vecchio divano comodo o a una discesa su cui ci si lascerebbe facilmente scivolare. Chiunque può odiare le persone e augurare loro delle disgrazie: basta non pensare che a se stessi e il gioco è fatto. Ma amare qualcun altro oltre a sé e augurargli la felicità in tutta sincerità è un po’ più complicato. Richiede degli sforzi, un po’ come salire una montagna. Una volta che si è sulla cima, si è fieri e felici di esserci, ma per arrivarci bisogna dimenticarsi di se stessi, lasciare da parte i piccoli problemi personali. Volere bene agli altri è complicato, anche se è la cosa più importante del mondo. E di cer- to, quando il nostro destino dipende direttamente dall’infelicità dell’altro, è ancora più difficile augurargli di essere felice…

"Ma" sussurra Susanna entrando nella dispensa "non c’è nulla di logico nel fatto che la mia felicità dipenda dall’infelicità di Adele! Lei non ha fatto niente… Non è giusto!"

2023 Gallimard Jeunesse

2024 Mondadori Libri S.p.A., Milano, per l’edizione italiana