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Centri sociali, regole d'ingaggio

Bologna, 11 agosto 2019 - Si respira aria di new deal, un nuovo corso, sul nodo delle occupazioni abusive di edifici, soprattutto quelle gestite dai centri sociali come club di ritrovo e non da disperati che non sanno a che santo rivolgersi per avere un tetto sulla testa. Bologna, dopo tanti passi indietro, ha fatto due passi in avanti. Una piccola grande novità. Primo, ha sdoganato la «ruspa di sinistra» per abbattere i muri presidiati dai buontemponi del centro sociale Xm24. In precedenza era considerata una esclusiva di Matteo Salvini. Secondo, dopo aver portato molta pazienza il Comune ha trovato una nuova sistemazione al variopinto gruppo, a patto che siano rispettate le regole d’ingaggio: pulizia, sicurezza, rispetto della quiete pubblica, pagamento delle utenze.

Scelta innovativa, in una città che ha ignorato per vent’anni l’occupazione di un’aula universitaria. Anche se a sinistra non lo ammetteranno mai, la tolleranza zero sulle occupazioni abusive è in parte figlia della «direttiva sgomberi» emanata dal Viminale. In Italia si stima che ci siano 50mila fra edifici e abitazioni ostaggio di insediamenti illegali. Non si può ignorare il codice penale che recita: chi invade terreni o edifici altrui, pubblici o privati , al fine di occuparli o di trarne profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a 1.032 euro.

Poi, ovvio, per le fasce di fragilità sociale gli enti di competenza hanno il dovere di trovare soluzioni. L’andazzo che deve cambiare è quello di lasciar correre per anni le occupazioni abusive, soprattutto per motivi ideologici. L’ente pubblico che lo voglia o no deve studiare soluzioni concordate soprattutto per famiglie in difficoltà e immigrati. Però chi gioca a fare l’antagonista paghi il canone d’affitto. E i proprietari degli immobili hanno il dovere di rivolgersi alle forze dell’ordine. O si tira tutti dalla stessa parte o gli sforzi non servono a nulla. Altrimenti capita che lo Stato in base ad una sentenza debba risarcire il privato per non avergli garantito il diritto di proprietà.

Gli sgomberi non devono essere né di destra né di sinistra. Occupare un edificio è un reato, quindi va impedito. Soprattutto ai centri sociali che pensano di essere la fantasia al potere. E se si agisce, si agisce. Non come il sindaco di Roma Virginia Raggi che ha costretto gli attivisti di CasaPound a rimuovere la scritta dallo stabile occupato dagli attivisti di destra mentre il presidio rimane. Il governo è in liquidazione, ma sulle occupazioni va continuato l’abbrivio in corso. Fuori tutti e si ricomincia daccapo.