"Booster? No. Usiamo l'italianissimo 'richiamo'"

La Crusca boccia il ricorso al termine inglese per indicare la terza dose di vaccino. "Inutile e incomprensibile il ricorso alla parola straniera", dice Claudio Marazzini, professore emerito di Storia della lingua italiana nell'Università del Piemonte Orientale, e presidente della Crusca

Claudio Marazzini

Firenze, 6 novembre 2021 - “Ma quale ‘booster’. In italiano si dice ‘richiamo’”. L'Accademia della Crusca boccia il ricorso al termine inglese, "booster" appunto (con il significato di una dose di vaccino che accresce e rinnova gli effetti di una inoculazione precedente) al posto dell'italianissimo "richiamo" per indicare la terza dose del vaccino anti Covid. Appare "inutile e incomprensibile" l'uso di "booster “se rivolto al grande pubblico”: non ha dubbi il presidente della Crusca, Claudio Marazzini, professore emerito di Storia della lingua italiana nell'Università del Piemonte Orientale. "La diffusione indiscriminata e acritica, tramite i media e non solo, della parola...