Un terzo degli alberi al mondo è a rischio di estinzione. Delle circa 60mila specie esistenti, 17.500 sono in pericolo, il doppio di tutte le specie minacciate di mammiferi, uccelli, anfibi e rettili sommate. Alcune anzi sono giù sull'orlo della scomparsa: 440 specie contano meno di cinquanta individui, come il cedro di Mulanje in Malawi o il sorbo di Menai in Galles. Senza contare le 142 estinte in tempi recenti. Il censimento è contenuto nello State of the World's Trees, un report pubblicato dall'associazione Botanic Gardens Conservation International che è frutto di cinque anni di ricerche condotte da sessanta istituti e oltre cinquecento esperti in tutto il mondo.
Le specie a rischio di estinzione nel mondo
Fra le piante classificabili a rischio ne compaiono anche alcune molte famose: magnolie, camelie, ebano, mogano, querce, cannella, aceri e frassini. In Europa il 58% degli alberi nativi è in pericolo, ma sono le zone tropicali ed equatoriali, che vantano la maggiore biodiversità del pianeta, quelle che presentano il numero maggiore in assoluto di specie minacciate. Il Brasile è il paese che vanta il primato del numero di specie, 8847, ma anche quello meno invidiabile delle specie a rischio, ben 1788. In proporzione, invece, la situazione più critica riguarda le isole, dove oltretutto vivono alberi endemici che non si trovano in nessun'altra parte del mondo: a Sant'Elena è vulnerabile il 69% delle specie, in Madagascar è il 59%, alle Mauritius il 57%, nello Sri Lanka il 46%.
Cosa minaccia la sopravvivenza degli alberi?
La perdita dell'habitat e lo sfruttamento diretto sono le minacce più gravi che colpiscono gli alberi. In particolare il taglio per ottenere materie prime (una specie "da legname" su tre è a rischio) e la deforestazione per liberare superfici destinate all'agricoltura, all'allevamento e all'urbanizzazione. Un'altra grave minaccia è costituita dagli incendi, mentre tra i fattori in crescita rientra il cambiamento climatico, causa ad esempio dell'innalzamento dei mari e di fenomeni meteorologici estremi. Qui potete leggere il report completo