Dalla Coppa Italia di A2 maschile alzata dal coach falconarese Gianluca Graziosi con Bergamo alla Cev Cup vinta martedì nel femminile dal tecnico anconetano Marco Gaspari con la Saugella Monza. I nostri allenatori protagonisti nel volley che conta.
Per Gaspari da Collemarino - che nel 20122013 aveva conquistato il premio Luigi Razzoli come miglior allenatore di A1 dove è protagonista da oltre dieci anni prima come vice allenatore e poi come head coach tra Conegliano, Piacenza, Modena, Casalmaggiore e da quest’anno Monza - è il primo trofeo alzato da head coach (da assistente e vice allenatore aveva vinto la Champions League nel 2008 con Perugia e nel 2009 la Challenge Cup a Jesi). Coppa alzata martedì al Burhan Felek Voleybol Salonu di Istanbul.
Battuti i giallorossi del Galatasaray in tre set replicando il risultato dell’andata.
Una coppa da dedicare alla famiglia. Gaspari non ci pensa due volte. "La dedico alla mia famiglia, a mio papà (Luciano, ex arbitro internazionale, ndr) - dice l’allenatore di Monza, classe 1982-. Sono nato nella pallavolo. Portare a casa questo trofeo è una grande soddisfazione. Una coppa da dedicare anche a tutta la società per il grande lavoro svolto in un anno molto complicato".
In una competizione dominata da Monza. In sei partite ha perso solo un set. Nella finale ha schiantato le turche. Freddo, pioggia e neve hanno accolto il gruppo brianzolo in Turchia, ma clima alquanto caldo fuori dal palas e non solo con i tifosi giallorossi di casa che hanno cercato di caricare le proprie beniamine con cori e striscioni.
"Non era il massimo del distanziamento sociale, ma ci ha riportato indietro con il tempo, mi è piaciuto, quasi ci ha sorpreso l’incitamento". In campo però Monza ha dominato. "Le ragazze sono state perfette". La prima grande gioia per Gaspari da quando a 17 anni ha intrapreso la carriera di allenatore. "Ho iniziato come vice di Cremascoli alla Conero Volley" dopo una breve esperienza da palleggiatore tra giovanili e D con una panchina in C tra Cus Ancona, Offagna e Agugliano. "In passato avevo praticato anche basket, tennis, nuoto".
Adesso è immerso nel volley che conta. Dopo la Cev c’è il campionato. Monza è terza e vogliosa di far bene nei playoff. Ma non dimentica da dove è partito: Collemarino. "Dove tornerei anche adesso. Sono estremamente legato alla mia città. Il mio sogno sarebbe allenare una squadra di Ancona. Le Marche sono terra di pallavolo. Si vede dai tantissimi allenatori che stanno facendo bene in giro per l’Italia. Mi dispiace per Filottrano che l’anno scorso ha dovuto lasciare l’A1, ma i dirigenti hanno dimostrato ancora una volta una grande serietà". Dal femminile al maschile. A Monza gioca il libero falconarese Filippo Federici. In A1. "Ci alterniamo in palestra. Sta facendo una grande stagione, un prospetto molto interessante".
Michele Carletti