GIUSEPPE POLI
Sport

Tommaso Marini, medaglia d’oro e campione glamour: "La mia vita tra moda e fioretto"

Unghie colorate, cerchietto, orecchini. L’anconetano sul tetto del mondo: "Mi piace conciliare due mondi, ma in questi giorni nell’armadio ho solo le divise della nazionale"

Ancona, 29 luglio 2023 – In pedana come in passerella: un re. Sogna di diventare uno stilista, ma nel frattempo Il 23enne ‘modello’ Tommaso Marini, anconetano, ha fatto probabilmente qualcosa in più: a colpi di fioretto, si è laureato campione del mondo di scherma. Un altro grande alloro per le Marche e la storica scuola di Jesi.

E pensare che Marini in realtà da piccolo aveva iniziato a far tutto (dall’equitazione al nuoto), fuorché quello sport. Poi il colpo di fulmine. Ora che è in tetto al mondo, proverà a trascinare all’oro anche il fioretto maschile a squadre. Per lui sarà l’occasione di provare a conquistare con i denti e con le unghie (pitturate) il terzo oro mondiale della sua carriera.

Tommaso Marini in una foto dal suo profilo Instagram
Tommaso Marini in una foto dal suo profilo Instagram

Marini, ll look è sempre un suo punto forte: in pedana con le unghie colorate: qual è la ragione?

"Molto banalmente solo perché mi piacciono, è più semplice di quanto si possa pensare".

Che sapore le ha lasciato questo primo oro individuale?

"Un sapore molto buono, è un oro che vale tanto, soprattutto perché vinto in casa in Italia, a Milano, di fronte alle attese del nostro pubblico e dei miei cari, i miei genitori, i miei amici giunti in Lombardia a fare il tifo per me e per l’Italia. E’ stato qualcosa di molto speciale".

La medaglia più bella è stata anche la più difficile?

"Sì perché ero in una condizione fisica non perfetta e ho dovuto soffrire molto, tutti i match sono stati piuttosto tirati. Alla fine la mente fredda ha fatto la differenza".

Una dedica particolare?

"E’ un oro che dedico a tutte le persone che mi hanno aiutato e che continuano ad aiutarmi tutti i giorni in questa avventura, a tutto lo staff della nazionale e soprattutto allo staff medico". L o ha detto poco fa, non stava bene: cosa le è successo?

"Una spalla mi fa dannare da un po’".

Problema di che tipo?

"Ho il legamento del cercine anteriore della spalla lesionato e quindi c’è una instabilità con rischio molto elevato di fuoriuscita spalla".

E come ha fatto a salire in pedana e vincere?

"Per il suo rafforzamento abbiamo fatto un bellissimo lavoro con lo staff medico. Ora aspetto di potermi operare, sarà una nuova sfida. Ora comunque sta abbastanza bene"

T orniamo al suo look: le unghie colorate vanno di pari passo con la sua passione viscerale per la moda?

"Sì, diciamo che è una cosa che riguarda anche quel mondo, mi piace molto cercare di conciliare le due cose, d’altra parte la moda è sempre la mia grande passione".

Cosa s’è portato nell’armadio a Milano?

"Le divise della nazionale, in questa trasferta è così, è troppo importante la posta in palio, dobbiamo restare concentrati per la prova a squadre, resta poco spazio per il divertimento". Cosa si aspetta dalla sfida a squadre?

"Dobbiamo riuscire a difendere il titolo di campioni del mondo in carica, siamo quattro ragazzi davvero molto forti, siamo un tutt’uno, una squadra che si esalta nei momenti che contano, sono sicuro che i miei compagni daranno il massimo come cercherò di fare anch’io e non vedo l’ora di combattere insieme a loro".

Chi teme di più?

"Sono numerosi gli avversari da temere, penso a Giappone, Stati Uniti, ma anche altri, in questi giorni la scherma mondiale sta dimostrando la sua crescita. Massima concentrazione: dovremo farci trovare pronti".