Da "Ci vediamo a Belgrado" lanciato sui social mercoledì a "Belgrade I’m coming" di ieri. Un giovedì in viaggio verso il mondiale indoor di Belgrado per Gianmarco Tamberi immortalato da una storia su Instagram. Al mattino ha preparato la valigia e poi via, nel primo pomeriggio, sul volo verso la Serbia assieme a coach papà Marco. Due giorni e poi sarà debutto stagionale per il campione olimpico di salto in alto. Un debutto in uno dei palcoscenici più importanti. Il mondiale (indoor), secondo solo a un’Olimpiade. Vinti entrambi da Gimbo. Per completare l’opera gli manca solo il mondiale all’aperto, a luglio, ma ci sarà tempo per pensarci e prepararlo in ogni minimo dettaglio. Adesso testa solo alla gara di domenica mattina (ore 10.45) alla Stark Arena dove Tamberi cercherà la doppietta nell’iride indoor dopo l’oro vinto negli Stati Uniti nel 2016. La concorrenza non è agguerrita. L’avversario principale dovrebbe essere il talento coreano Sanghyeok Woo, già quarto alle Olimpiadi di Tokyo con 2,35, salito fino a 2,36 il 5 febbraio a Hustopece e vincitore dieci giorni dopo dell’altra classica di Banska Bystrica con 2,35. Attenzione al neozelandese Hamish Kerr, capace di 2,30 all’aperto il 20 febbraio, mentre tutti gli altri, finora, hanno saltato meno di due metri e trenta in stagione: il belga Thomas Carmoy 2,27, il polacco Norbert Kobielski 2,26, in quattro a 2,25: il bahamense Donald Thomas, lo svizzero Loic Gasch, l’americano Darryl Sullivan, il brasiliano Thiago Moura. In pedana anche l’altro brasiliano Fernando Ferreira, il giapponese Naoto Tobe e il messicano Edgar Rivera. Ma Tamberi non gareggia da inizio settembre. Ha saltato tutta la stagione al coperto anche se può contare su un’ottima condizione fisica. Basterà? Una "pazzia" saltare al mondiale? Gimbo ha abituato sempre a sorprendere. Il direttore tecnico azzurro Antonio La Torre ieri ha parlato in riferimento a Tamberi di "lucida follia". Sottolineando "la generosità di questa partecipazione. Dentro questa ‘lucida follia’ c’è sostanza. Non arriva a Belgrado con tutte le sedute tecniche che normalmente avrebbe dovuto fare, ma il suo spirito competitivo contaminerà positivamente tutta la squadra". I Mondiali indoor che iniziano oggi a Belgrado sono la prima rassegna globale in pista dopo i trionfi azzurri delle Olimpiadi di Tokyo. "È il momento di voltare pagina rispetto alla straordinaria stagione scorsa – aggiunge La Torre –. A Belgrado cominciamo a capire se la consapevolezza delle nostre potenzialità sta prendendo una forma concreta". L’Italia può contare su due campioni olimpici, protagonisti del memorabile abbraccio di Tokyo del 1° agosto : in pista anche il trionfatore dei 100 e della 4x100 Marcell Jacobs.
SportTamberi in viaggio verso Belgrado "Mondiale indoor, sto arrivando"