Norme covid, scontro

Promozione e Prima categoria critiche sui gironi

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Alcune società di Promozione e Prima categoria hanno incontrato i vertici della Figc Marche, ma è ancora l’incertezza a far da padrona. E’ stato un confronto dai toni accesi quello andato in scena nella sede Figc di via Schiavoni: ancora nessuna conferma, il calcio locale rimane così nel pieno di una fase estremamente delicata.

Da una parte del tavolo i vertici di Figc Marche dall’altra 10 società dilettantistiche, 9 di Promozione ed 1 di Prima categoria. L’adeguamento del protocollo anti Covid e la struttura dei campionati sono stati i punti focali all’ordine del giorno.

"Sicuramente il comitato regionale si sta dando da fare per cercare di apportare delle migliorie al protocollo anti Covid – afferma il vice presidente della Figc Marche Ivo Panichi (foto) –. Abbiamo istituito un comitato interno per intervenire laddove è possibile. Non vogliamo delegare a nessuno, indubbiamente però dobbiamo attendere, capire ed attenerci alle direttive nazionali sulle questioni centrali".

Un protocollo che non soddisfa molte società, ma in Figc Marche assicurano che si continua a lavorare alacremente per cercare nuove soluzioni.

Altra patata bollente, la suddivisione dei gironi. Il comitato marchigiano ha cercato di snellire il campionato di Promozione suddividendolo in 3 gironi da 12 squadre, ma anche sotto questo aspetto la situazione appare decisamente complessa: non vi è una visione univoca da parte delle società ed alcuni vorrebbero tornare a due gironi da 18. Per quanto riguarda l’Eccellenza invece si continua sulla strada del girone unico. Fissare una data certa per ripartire è quantomai complicato in questa fase, il 15 ottobre rimane il giorno X per riprendere la Promozione.

Al di là di tutto le prossime ore saranno decisive per delineare finalmente le sorti del calcio dilettantistico regionale.

Nicolò Scocchera