
Momento no del Castelfidardo reduce dalla seconda sconfitta esterna di fila. Che si riflette in classifica. "I playout sono...
Momento no del Castelfidardo reduce dalla seconda sconfitta esterna di fila. Che si riflette in classifica. "I playout sono arrivati solamente a due punti. Ci siamo complicati tantissimo la vita, purtroppo è questa la verità" chiosa il difensore Gianmarco Fabbri. Che però, da buon capitano, attacca: "Dobbiamo in questo momento solamente tirare fuori gli attributi, essere uomini prima che calciatori e affrontare nel miglior dei modi questa situazione difficile". Queste le parole a caldo di Fabbri dopo il ko di domenica a Notaresco giunto proprio negli ultimi secondi della sfida, con il Castelfidardo in dieci dai minuti finali del primo tempo per il rosso sventolato a Imbriola per fallo su chiara occasione da gol. Il guizzo di Infantino da dentro l’area piccola proprio all’ultimo assalto servito dal sinistro di Arrigoni ha sorpreso la difesa biancoverde. "Sconfitta immeritata, arrivata a 20’’ dalla fine. Il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio anche perché loro non ci hanno creato grossi problemi. Neanche noi li abbiamo creati a loro, anche se abbiamo avuto due tre ripartenze per fare male, ma essendo uno in meno per più di sessanta minuti fa la differenza poi quando attacchi". Un discorso che può valere anche quando si difende. "Anche se bisogna essere feroci dentro l’area di rigore a prendere la marcatura. Perché a 20’’ dalla fine ogni palla può essere decisiva. Bisogna prendere le marcature forti e se la palla non la prendiamo noi non la deve prendere nemmeno lui. Così non è stato e adesso stiamo raccontando una sconfitta che fa male, difficile da mandare giù". Bisogna rialzare la testa subito. "Dalle situazioni difficili bisogna compattarsi, tirarsi fuori da questa situazione, ho detto questo ai miei compagni. Non bisogna farsi prendere troppo dall’ansia o da quant’altro, sarebbe controproducente. Bisognerà giocare con una maturità diversa, cosa che avevamo fatto fino al momento dell’espulsione. Poi è mancata. Bisogna essere più maturi in tutto". Perché i troppi cartellini ultimamente stanno pesando. "I cartellini iniziano a essere tanti. Dalla partita contro il Teramo a domenica per cinque volte siamo rimasti in dieci. Sono tante perché in un campionato che si gioca sul filo del rasoio portano via punti ed è quello che è successo. Non ci nascondiamo che siamo una squadra di tempra e quindi alle volte è anche normale, ma bisogna maturare molto sotto questo aspetto. Mancano sei partite e bisognerà farle accorte, non possiamo concedere più veramente nulla".
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