Ancona, 27 settembre 2022 - Il collegio uninominale Ancona-Pesaro del Senato era l’altro, insieme all’uninominale Camera di Ancona, ad essere considerato in casa dem contendibile davanti all’avanzata del centrodestra e in particolare di Fdi. In realtà così non è stato e, a dire il vero, già in estate si sapeva che il distacco tra le due maggiori coalizioni sfiora i venti punti percentuali. Un abisso se si considera che le due province del nord delle Marche sono state da sempre considerate quelle più "rosse". Un rosso che nel tempo si è piano piano sbiadito fino a diventare azzurro se prendiamo come riferimento quello del partito di Berlusconi o dei Repubblicani americani. E così il Pd, nella sua terra è riuscito a raccogliere una percentuale che supera di poco il 22% mentre l’intera coalizione del centrosinistra è arrivata al 29,47%.
Numeri minimi se si pensa che il solo partito di Fratelli d’Italia tra Ancona e Pesaro ha raccolto quasi il 27%: come dire che forse anche da solo avrebbe potuto contendere l’elezione del senatore all’uninominale. E al Pd non è bastato candidare l’ex sindacalista della Fim Cisl Marco Bentivogli, sotto scorta per le minacce più volte ricevute in questi ultimi anni, per trovare il successo.
Il candidato centrista Antonio De Poli, presidente nazionale dell’Udc arrivato dal Veneto, ha avuto vita facile nel conquistare la vittoria potendo contare sui numeri di Fdi ma anche sul buon risultato di Forza Italia che ha sfiorato il 6%. Tutto questo nonostante il forte calo della Lega che non è riuscita a raggiungere l’8%. Ma le coalizioni esistono per questo, per darsi una mano quando altri perdono colpi.
In casa dem questo non c’è se si pensa che nella coalizione di centrosinistra dopo il Pd il secondo partito ha raggiunto un 3,5%. Ci riferiamo a una mini coalizione tra Sinistra, Verdi e Socialisti che non riescono certamente a rintuzzare un calo del partito capofila.
E anche tra Ancona e Pesaro si è fatta sentire la "remuntada" dei grillini che arrivano a 13,6%. Non si tratta di numeri che avrebbero consentito di infastidire De Poli ma che sicuramente hanno fatto male al Pd. Non è da escludere che il calo di consensi in casa Pd sia dovuto anche a una migrazione di voti verso i 5 Stelle o anche all’allenza tra Calenda e Renzi che hanno ottenuto nell’uninominale Senato Marche nord il 7,74%.