Ancona, 5 febbraio 2016 - L’Agenzia Regionale Sanitaria, i Dipartimenti di Prevenzione dell’Asur e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Umbria-Marche e Abruzzo-Molise stanno ricercando le cause dei casi di Listeriosi umana (leggi la scheda) che sono stati registrati - nelle province di Pesaro e Urbino, Ancona e Macerata - dai sistemi di sorveglianza delle malattie infettive, a partire da maggio 2015.
L’indagine viene condotta in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute. Materiale informativo è in distribuzione alle Direzioni Mediche ospedaliere, ai medici di famiglia, ai Dipartimenti di Prevenzione e ai Distretti sanitari delle Marche per garantire una corretta informazione alle persone a maggior rischio di sviluppare la malattia. Ulteriori Informazioni saranno pubblicate nel sito www.veterinariaalimenti.marche.it..
Le indagini hanno permesso di evidenziare che l’aumento dei casi è stato causato da uno specifico ceppo di Listeria isolato, sino a oggi, in 13 pazienti, che hanno un’età media di 72 anni, 12 dei quali erano affetti da patologie o condizioni debilitanti o erano in terapia con farmaci che riducono la risposta immunitaria. Tra questi pazienti già debilitati si sono registrati, nei mesi scorsi, due decessi nelle province di Ancona e Macerata.
Le indagini epidemiologiche e microbiologiche sin qui effettuate hanno indicato, per uno dei casi umani, come verosimile fonte dell’infezione, un alimento a base di carne, denominato “coppa di testa”, la cui produzione e distribuzione è stata subito bloccata in via precauzionale. Ad ogni modo, i due decessi non sono direttamente collegabili al consumo dell'alimento contaminato, che è stato identificato dalle autorità sanitaria nel gennaio scorso. In tal senso, il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito istituzionale una nota su “Sicurezza alimentare, casi di listeriosi umana nelle Regioni Marche e Umbria”.