SARA FERRERI
Ancona

Jesi, le pareti della Terapia Intensiva diventano tele per una sanità più "umana"

Gli studenti del liceo Artistico Mannucci decorano le pareti dell'ospedale Carlo Urbani dove è già approdata la pet therapy

I risultati

Jesi (Ancona), 14 giugno 2018 – Scatta all’ospedale Carlo Urbani l’umanizzazione delle cure in terapia intensiva (FOTO): i ragazzi dell'Istituto d'Arte di Jesi stanno affrescando le pareti della Terapia Intensiva. Il reparto, guidato dal dottor Tonino Bernacconi, già l’anno scorso è stato interessato da una piccola grande rivoluzione: la pet therapy in corsia. E’ stato il primo caso nelle Marche proprio grazie al primario Bernacconi.

“Abbiamo inviato – ha spiegato lui stesso - due nostri pazienti all’ospedale Carreggi di Firenze dove la pet therapy era realtà. Un paziente una volta tornato ha chiesto ai sanitari di salutare, al loro rientro, la bastardina che gli aveva tenuto compagnia al Carreggi. Un fatto che mi ha colpito. Spesso i pazienti che si risvegliano dopo essere stati sedati sono agitati. Enrico invece era calmo si è totalmente affidato a noi, nonostante le sue difficili condizioni e la recente e grave perdita famigliare subita. Così gli ho chiesto cosa potessi fare per lui. E mi ha confessato che avrebbe voluto rivedere la sua Kyra. La medicina non riesce a curare sempre tutto. C’è un aspetto individuale del paziente che dobbiamo sempre coltivare. Non possiamo essere ingegneri del corpo ma dobbiamo essere umani per incidere su ciò che può stimolare la reattività del paziente. E la terapia con gli animali domestici riduce le complicanze. Il fattore umano fa la differenza, è anche il motivo per cui abbiamo attivato la Terapia Intensiva aperta, in condivisione con i familiari dei pazienti che possono stare più a lungo qui”.

Pillole di felicità più forti di qualsiasi medicina. E ora l’arte alle pareti come mezzo per rendere più umano ed accogliente un reparto in cui si lotta per la vita. Potrebbe sembrare un dettaglio ma non lo è affatto così come non lo è la dedizione e l’amore dei ragazzi del Mannucci verso la città, un affetto trasmesso dai loro insegnanti, città che stanno continuando ad abbellire con il loro estro,