Offagna (Ancona), 25 gennaio 2017 - Dovrà tornare sotto i ferri. Ora è ufficiale. Tira però tutt’altra aria e umore in Gianmarco Tamberi a distanza di oltre sei mesi dal primo intervento al piede sinistro. Stavolta Gimbo non è affranto, ma grintoso. Si affida come sempre ai social per urlare e scrivere qualcosa. Destinatario: il destino.
Un post che in appena tre ore ha ricevuto oltre duemila reazioni, una settantina di condivisioni, tanti commenti. «Caro destino, detto tra noi credo tu abbia scelto la persona sbagliata per soddisfare i tuoi diabolici piani... Non lo dico perché ti sto chiedendo gentilmente di riversare su altri questa sfiga. Lo dico perché, puoi giurarci, molto presto mi rivedrai con quella maglia azzurra urlarti in faccia più forte che mai! Caro destino, sarai proprio tu ad appoggiarmi il tricolore nelle spalle e a mettermi al collo quella medaglia d’oro che sogno da anni».
Il campione del mondo di salto in alto indoor nei prossimi giorni salirà a Forlì per rimuovere l’ossicino staccato nel piede. Gianmarco Tamberi, accompagnato dal padre allenatore Marco, ha effettuato infatti lunedì il consulto organizzato dal medico della Fidal, Andrea Billi, per definire la natura dei problemi alla caviglia di stacco (operata nel luglio scorso) ancora avvertiti dall’azzurro. Anticipando l’appuntamento del 27 gennaio. Perché «ho voluto guadagnare tempo e ringrazio di cuore Raul Zini, Francesco Allegra e Francesco Lijoi, i dottori che si sono resi disponibili per anticipare la visita», afferma Tamberi.
Il finanziere di Offagna - come ha spiegato anche nei giorni scorsi – aveva due strade da poter percorrere. Una di natura conservativa o l’operazione. Ha scelto la seconda, l’intervento chirurgico di rimozione dell’Os Trigonum presente nel retropiede. Verrà effettuato dal prof. Lijoi a Forlì. Seguirà un periodo di riabilitazione. «La conferma di dover fare un’operazione in artroscopia mi tranquillizza molto – aggiunge Gimbo –. Si tratta di una tecnica decisamente meno invasiva. Questo il motivo per cui ho deciso di operarmi a Forlì dal professor Francesco Lijoi, super esperto di artroscopia del piede posteriore nonché precursore di questa tecnica in Italia». Tamberi non vede l’ora di superare anche questo ostacolo. La stagione estiva lo aspetta. Soprattutto vorrà esserci al mondiale di Londra.