
Gianluca Ferretti premiato in Comune per le sue imprese sportive
Senigallia (Ancona), 31 gennaio 2016 - «La famiglia è letteralmente distrutta e mi ha incaricato di seguire l’indagine penale in corso per accertare le eventuali responsabilità. Date le modalità del l’avvenimento tragico è considerata la presenza di tre figli, due dei quali minorenni, si chiede la massima discrezionalità nei confronti della famiglia».
Così l’avvocato Corrado Canafoglia al quale si sono affidati i congiunti di Gianluca Ferretti, 43enne pilota sportivo senigalliese trovato cadavere in un appartamento di Falconara. Una persona molto conosciuta in città, così come del resto la sua famiglia. La tragica notizia si è diffusa in poco tempo a Senigallia, lasciando tutti increduli e sgomenti.
IL RITRATTO - Una passione per i motori ed in particolare per l’autocross che aveva fin da piccolo. Gianluca Ferretti era diventato un campione sportivo a tutto tondo. L’autocross era la specialità che lo aveva lanciato a vincere titoli in Italia e ad affermarsi anche in Europa.
«Del resto nell’officina di famiglia aveva iniziato ben presto a respirare quell’ atmosfera particolare - racconta un conoscente -. Così dopo qualche periodo di rodaggio, passato a farsi le ossa sulla pista de ‘La Chiusa’, nel 1990 appena maggiorenne, aveva iniziato a gareggiare. Aveva una grande grinta, voglia di correre; nella vita invece sembrava diverso, di poche parole, schivo. Per lui l’autocross era il vero modo di esprimersi».
La sua prima auto da competizione è stata un’Alfasud, 1.300 di cilindrata. Grazie ad un talento non indifferente, si era subito messo in mostra passando poi alla guida di una Porsche 3.200 e quindi ai prototipi di Ford e Suzuki. Quindi una pausa di riflessione durata una decina di anni. Ritornato alle gare a metà degli anni Duemila, arrivo’ finalmente la consacrazione.
Nel 2007 il pilota vinse il Campionato italiano e nel 2008 si affacciò sul palcoscenico internazionale, per chiudere al suo esordio con un brillante quarto posto il Campionato europeo. Gare in Russia, Lituania e Cecoslovacchia, dove questo sport è molto conosciuto e la partecipazione è alta. L’auto con cui gareggiava nel 2008 era una Mitsubishi. Una vettura che gli aveva dato grandi soddisfazioni con ottimi piazzamenti, fino alla vittoria del Gran Premio di Spagna (dal 1990 nessun italiano lo aveva vinto) ed arrivando come detto al quarto posto in finale. Tanto che per quel risultato, era stato ricevuto anche in Municipio nel 2009 dall’allora assessore allo sport, Gennaro Campanile.
«E’ stata una bellissima e positiva - aveva commentato il campione in quella occasione - perchè già all’esordio ho vinto alcuni gran premi ed ho chiuso con un ottimo piazzamento in classifica generale. Ho iniziato nel 1990 e da allora la passione è stata sempre grande per questa disciplina. Adesso con il mio staff stiamo preparando al Campionato europeo del prossimo anno sperando di poter ottenere altre soddisfazioni».