Fabriano (Ancona), 5 ottobre 2024 – Sciopero generale proclamato per lunedì dalle Rsu degli stabilimenti di Fabriano, Rocchetta, Pioraco e Castelraimondo del gruppo Fedrigoni, nelle Marche. È una prima risposta dei lavoratori alla comunicazione della proprietà relativa alla messa in liquidazione della società Giano srl, che dal primo gennaio cesserà ogni attività commerciale e produttiva, determinando l’esubero di 195 dipendenti concentrati negli stabilimenti fabrianesi. Lo sciopero sarà di otto ore per turno, dalle 6 di lunedì fino alle 6 del giorno dopo, e coinvolgerà tutti gli impianti.
Le Rsu “invitano poi tutti i lavoratori al presidio” in programma lunedì a palazzo Leopardi, davanti alla Regione, ad Ancona, “in concomitanza con l’incontro tra la proprietà e l’assessore regionale Aguzzi”. Ieri, il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, e l’assessore regionale al lavoro, Stefano Aguzzi, hanno scritto una lettera al ministro delle imprese, Adolfo Urso, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo di concertazione. Aguzzi ha convocato per lunedì alle 11 la Fedrigoni e alle 14 incontrerà le sigle sindacali per approfondire la questione e comprendere come fronteggiare la situazione.
“La grave situazione di crisi aziendale comunicata dalla Giano srl e dalla Fedrigoni spa ci preoccupa particolarmente – scrive Acquaroli nella missiva a Urso –, in quanto coinvolge un territorio, il distretto fabrianese, già colpito da diverse situazioni di sofferenza (ex Merloni, tuttora in atto; Elica, risolta ma con molte problematiche; i futuri sviluppi industriali della Beko Europe e dell’indotto)”. La Fedrigoni ha annunciato l’uscita dal business della società Giano, costituita nel novembre 2022, con i licenziamenti che ne deriveranno (174 lavoratori dipendenti e 21 somministrati) entro il 31 dicembre.
“Rappresentiamo – scrive la Regione – la profonda preoccupazione del territorio, di sindaci, sindacati, maestranze e dell’amministrazione regionale e riteniamo che per una situazione così impattante sul territorio occorra aprire un focus anche a livello nazionale. Pertanto, siamo a chiedere di convocare urgentemente un tavolo di concertazione e di approfondimento sulla vicenda”. Intanto il Pd Marche esprime “profonda preoccupazione”, parla di “crisi annunciata” e “Regione incapace di intervenire tempestivamente”.
“È inaccettabile che la giunta regionale, nonostante i numerosi segnali di allarme, sia rimasta immobile fino al precipitare della situazione”, attacca la segretaria regionale Chantal Bomprezzi, mentre i Cinque Stelle bollano come “irricevibile” la comunicazione di Fedrigoni, “una mattanza occupazionale decisa in modo unilaterale per un’area che alla fine dell’anno rischia di trovarsi con più di quattromila disoccupati”. “Indignazione” esprime il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, che parla di “decisione scellerata” e annuncia la convocazione di un Consiglio aperto sul tema delle cartiere.