Jesi (Ancona), 28 marzo 2024 - La struttura c'è. Manca la parte interna. E c'è anche un periodo per l'apertura dello stabilimento: metà del 2025. Dettagli emersi stamattina nel corso del sopralluogo al centro di distribuzione Amazon a Jesi (Ancona), l'undicesimo in Italia per il colosso dell'e-commerce e in fase (avanzata) di costruzione nella zona della Coppetella. A illustrare i dettagli dell'enorme realtà che sta sorgendo, quattro piani su una superficie complessiva di 240mila quadri, è stato l'amministratore delegato Amazon Italia Logistica Lorenzo Barbo, che ha accolto nel cantiere il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Galeazzo Bignami, il governatore delle Marche Francesco Acquaroli, il presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo (accompagnato dai colleghi amministratori della Vallesina), il presidente del consiglio di amministrazione di Interporto Marche Massimo Stronati, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, oltre a tante autorità civili e militari e la stampa.
L'investimento complessivo sarà di 180 milioni di euro e permetterà di realizzare un edificio in cui si fonderanno alla perfezione le più recenti tecnologie con la robotica.
Amazon si doterà di mille dipendenti a tempo indeterminato nei primi tre anni. Quando l'hub sarà a regime, “è stimato un traffico medio di 18 camion l'ora”, ha chiarito Barbo rispondendo sull'eventuale aggravio di traffico previsto sulla Superstrada 76 e nel vicino casello autostradale di Ancona Nord. “Siamo pronti anche a valutare altre vie con le opportunità delle vicine infrastrutture presenti”, ha aggiunto. Tra queste, il limitrofo interporto, ma anche l'aeroporto e il porto.
Il vicemistro Bignami ha mostrato l'attenzione del Governo nel seguire quest'operazione, giudicandola in maniera positiva, in quanto “s'inserisce in un contesto logistico di prim'ordine, anche per lo sviluppo economico che accompagnerà le infrastrutture”. Il presidente della Regione Marche Acquaroli, invece, ha parlato di “un'opportunità strategica per l'occupazione e le prospettive”, ringraziando Amazon “per aver scelto il nostro territorio e la provincia di Ancona, circondata da infrastrutture importanti”. L'auspicio è che l'operazione possa in qualche modo attirare “altri investimenti, che ci aiutino a superare la fase di Regione in transizione”.
I numeri di Amazon in Italia
Amazon, in Italia, vanta 18 milioni di dipendenti a tempo indeterminato. I livelli retributivi, come precisato dall'ad di Amazon Italia Logistica Lorenzo Barbo, sono superiori dell'8 per cento rispetto a quelli dei contratti standard, con paghe attorno ai 1.780 euro al mese (comprensivi di benefit aggiuntivi, come l'assicurazione medica e i ticket-restaurant). Grazie soprattutto all'indotto e alla logistica, vengono stimati 100mila posti di lavoro come impatto indiretto. Le piccole e medie imprese che vendono con Amazon, su scala nazionale, sono 21mila (600 nelle Marche).
A partire dalla prima apertura di Amazon in Italia nel 2010 sono stati assicurati investimenti per 16,9 miliardi di euro. Nello Stivale sono presenti 60 siti. Tra questi, dieci come centri di distribuzione (l'undicesimo è quello di Jesi, ndr), oltre ai depositi di smistamento, più capillari, dai quali partono le consegne verso le case degli italiani.
La multinazionale ha rivendicato con orgoglio anche la percentuale di donne che lavorano nei centri di distribuzione, il 35 per cento (contro il 22 del settore). Dal polo jesino i pacchi viaggeranno verso 200 destinazioni del centro sud Italia (ed eventualmente verso alcune europee).