Ancona, 23 febbraio 2021 - Ancona e altri 19 comuni della provincia dorica passano, da oggi, da fascia gialla ad arancione in maniera compatta. Sulle scuole nessuna modifica rispetto a quanto stabilito dall’Asur: gli istituti superiori restano in didattica a distanza al 50% (con applicazione lasciata ad ogni scuola), mentre dalle materne alle medie restano le lezioni ‘in presenza’.
Bollettino 23 febbraio Covid nelle Marche: si dimezza il tasso dei contagi
Focus
Su Ancona ci sono alcuni distinguo provocati da altrettanti focolai. La scuola di Sappanico resta chiusa per Covid fino al 5 marzo prossimo, mentre altre due dove si sono verificati contagi tra personale e alunni restano aperte con quarantene per singole classi. Stiamo parlando della scuola Conero e di quella di Montesicuro dove ieri un’insegnante è risultata positiva e per questo è scattata la sanificazione dell’intero plesso. "Non cambia nulla sotto questo profilo – ha detto la sindaca Mancinelli ieri intervenendo con una comunicazione specifica durante i lavori del consiglio comunale – Non ci saranno chiusure totali al momento perché le linee guida dell’Asur prevedono che non ce ne sia bisogno. I provvedimenti ‘fai da te’ non vanno bene. Per quanto riguarda il territorio comunale, a titolo precauzionale, il Dipartimento Prevenzione Asur ha stabilito da oggi fino al 5 marzo la chiusura delle scuole di Sappanico e la messa in quarantena di alcune classi della scuola di Montesicuro e del complesso di via del Conero. Ad oggi, come confermato dalle autorità sanitarie non si rende necessaria alcuna chiusura generalizzata. Nel sottoscrivere l’importanza di una regia comune, in stretto collegamento con la Regione Marche riguardo alle misure di adottare da parte dei singoli Comuni rispetto alla situazione epidemiologica, forniamo la nostra totale disponibilità".
Sulle scuole interviene il consigliere comunale di Forza Italia Daniele Berardinelli: "Temo che la scelta di non chiudere anche le scuole Conero possa essere un problema, non solo per quel plesso scolastico, data la presenza di fratelli e sorelle in classi di età diverse. Così il rischio di propagazione del contagio è alto".
La decisione di arrivare all’inclusione di 20 Comuni dell’Anconetano in zona arancione è arrivata dopo una riunione tra alcuni Comuni del territorio, tra cui ovviamente il capoluogo (la Mancinelli è anche presidente dell’Anci Marche), il presidente della giunta regionale, Francesco Acquaroli, e la responsabile del Servizio Salute della Regione, Lucia Di Furia: "Con il presidente Acquaroli c’era stata una riunione specifica venerdì, ma poi i nuovi dati sull’emergenza pandemica a riguardo della nostra provincia hanno richiesto un altro vertice, ieri sera (domenica, ndr), da cui è venuto fuori il testo dell’ordinanza pubblicata – ha aggiunto la Mancinelli – Sulla base dei dati epidemiologici del fine settimana, che hanno determinato la necessità di adottare le conseguenti misure restrittive da parte della Regione Marche, aggiungo qualche dato. Nei Comuni sopra o attorno la soglia numerica di 250 del ‘Parametro di incidenza per velocità di propagazione’ su casi Covid ogni 1 00.000 abitanti, era necessario prendere delle decisioni drastiche. Ad Ancona, ad esempio, la soglia è di 268. I livelli di incidenza Covid delle province marchigiane sono: Ancona livello 304, Ascoli Piceno 81, Fermo 100, Macerata 150 e Pesaro-Urbino 128".