Viale della Vittoria e Corso Amendola, si attraversa dove capita: ieri mattina, dopo alcune segnalazioni arrivate in redazione, il Carlino è andato sul posto per controllare se effettivamente sia pericoloso attraversare al Viale. Abbiamo fatto una prova, con l’aiuto di qualche residente e passante che si è prestato al test. E abbiamo potuto costatare che effettivamente le zebre bianche non vengono rispettate da tutti. Il clou è soprattutto nella fascia oraria compresa fra le 8 e le 8.30, e attorno alle 13, quando il Viale è letteralmente invaso di moto da cross e cinquantini dei ragazzi che escono da scuola. Guarda caso, si tratta proprio delle ore di punta: quando la gente va a lavoro o rientra a casa. Idem per il tardo pomeriggio, verso le 18.30. I cespugli sono stati recentemente sfoltiti dal Servizio Verde del Comune, dopo un’estate in cui le foglie – per dirla con un eufemismo – avevano preso il sopravvento sugli alberi. Ora, a ridosso degli attraversamenti pedonali, il verde è piuttosto curato e sotto controllo. Di conseguenza, la visibilità non è affatto pessima. Ma certo è che qualcuno – per dirla in dialetto – ci prende gusto a ´sgasare´ e fa poca attenzione ai pedoni in procinto di attraversare. Inchiodare all’ultimo, tra l’altro, è un rischio non indifferente se dietro il mezzo ce ne sono altri. E infatti, verso il bar Moldavia, una Mercedes ha rischiato di finire sul lunotto posteriore di una Golf. Assistiamo alla scena e alle proteste di un passante tra i caffè mattutini e qualche brioche servita ai tavoli esterni. Ci spostiamo in Corso Amendola: anche qui, come al Viale, gli attraversamenti ci sono, è innegabile. Ma è la poca disciplina degli utenti a farla da padrona. Auto in doppia fila come se non ci fosse un domani, camion che scaricano merce ostacolando la visuale, bambini che sbucano improvvisamente all’uscita da scuola, nonostante l’impegno costante degli ausiliari del traffico con le palette alzate. I vigili ci sono: passano, controllano, redarguiscono chi non rispetta a pieno il Codice della Strada. E intanto, più avanti, uno scooter scarta un’anziana. All’angolo con via Maratta, mentre scattiamo qualche foto, sfreccia un monopattino che ci sfiora il fianco. Le biciclette, specialmente quelle vecchio stile (senza pedalata assistita), non sono affatto un pericolo. Si tengono sulla destra della carreggiata, anche se non tutti i ciclisti indossano il casco.
Nicolò Moricci