REDAZIONE ANCONA

Zara, uno "choc" l’addio al centro: "C’è il grande problema parcheggi. E poi gli affitti sono troppo cari"

La notizia riportata sul Carlino ha fatto un boom di visualizzazioni online, catalizzando l’attenzione di molti e aprendo un dibattito sul futuro del cuore della città: "Ci restano solamente i cantieri in fallimento".

Il punto vendita di Zara nel centralissimo Corso Garibaldi è ogni giono meta di centinaia di persone

Il punto vendita di Zara nel centralissimo Corso Garibaldi è ogni giono meta di centinaia di persone

La notizia del possibile addio al centro di Zara, il colosso dell’abbigliamento che occupa un posto di rilievo nel commercio anconetano avendo il suo punto vendita lungo corso Garibaldi, ha suscitato un vero e proprio "choc" nei lettori. Un dato su tutti appare quantomai significativo. Ieri sera alle 19 il numero di visualizzazioni online della notizia riportata dal Carlino nell’edizione di ieri era pari a quasi 18mila. Un numero considerevole che dà l’idea dell’interesse che ruota attorno alle manovre del commercio e soprattutto ai problemi di un centro che pare sempre più alla mercé di un’onda di cambiamento travolgente. La scarsità di parcheggi è il perno dei tanti commenti in calce alla notizia. Ma ci sono anche altre questioni che vengono affrontate, come la povertà di offerta commerciale di un centro che sembra arrancare. Le notizie continue di chiusure di storiche attività e il mancato ricambio, non fanno altro che contribuire ad alimentare un clima di sfiducia preoccupante. Va detto che al momento Zara non ha comunicato ufficialmente di voler lasciare il centro per andare ad occupare un grande spazio nel centro commerciale di Camerano, a due passi da Decathlon e dal Grotte Center. Ma ci sono state delle interlocuzioni importanti, in questo senso, anche con il Comune di Camerano. La casa madre spagnola, che ha un centro di riferimento importante in Italia, ha chiesto lumi su una sua possibile espansione nella zona sud di Ancona, dando ancora più corpo alle continue voci che si stavano rincorrendo. "Non c’è niente da fare – scrive una lettrice – la periferia è molto più comoda per il parcheggio. Io abito fuori Ancona e vorrei andare da Zara più spesso ma ogni volta si pone il problema del dove parcheggiare come pure del costo del parcheggio. È triste da dire ma l’economia dei centri città è penalizzata da questo". Ci sono anche altri aspetti che il dibattito su Zara evidenza: "In centro chi rimane, nessuno... Ah no, sbaglio, i cantieri abbandonati e falliti, è vero!" con chiaro riferimento alle vicissitudine dell’ex Stracca, una cicatrice difficile da rimarginare in fretta. "In centro dovrebbero esserci negozi di lusso, movida, ristorazione – scrive un altro lettore –, mentre in periferia dovrebbero starci i centri e marchi commerciali. Purtroppo Ancona paga decenni di scelte scellerate e adesso abbiamo una situazione diametralmente opposta. Immaginate se a Milano ci fossero le bancarelle nel quadrilatero della moda e se, per farsi un mc, bisognasse praticamente uscire dalla città. Tra l’altro questo espone il centro a un elevatissimo rischio degrado, che, oramai, è arrivato agli Archi (quindi a poche centinaia di metri)". Viene evidenziato anche il problema degli affitti troppo elevati degli immobili. Ma c’è anche chi riesce a vederci il lato positivo: "Via i low cost, spazio alle botteghe artigiane di qualità in centro". Zara potrebbe essere dunque una sorta di spartiacque. Il messaggio è lanciato.

Andrea Massaro