
Giacomo Marini
Chiaravalle (Ancona), 17 febbraio 2017 - Wurstel ripieni di granuli bianchi e neri: principio di avvelenamento per 5 meticci e 2 pastori tedeschi di proprietà di un volontario della onlus «Biagio’s group» che si occupa di abbandono e recupero cani, nonchè istruttore cinofilo. E’ accaduto mercoledì pomeriggio nel giardino di un’abitazione di via Tien An Men, dove sono stati ritrovati wurstel avvelenati con della polvere granulare. Devono essere stati lanciati nel giardino del ragazzo proprietario dei cani che abita nella zona limitrofa all’ospedale, poche ore prima.
«Sono tornato a casa dopo il lavoro – racconta Giacomo Marini – e mi sono messo a pulire il giardino dove di giorno lascio liberi i miei cani, molti presi da canile e recuperati da abbandoni subiti. Fino a che non ho trovato un mezzo wurstel avvolto con del filo azzurro e dello scotch. Uno intero e poi tra l’erba tre involucri. E’ stato uno choc perché due anni fa circa è stato avvelenato e ucciso il cane del mio vicino Dylan, un cucciolo di 8 mesi di pastore tedesco. In quel caso sono state ritrovate 16 polpette avvelenate. Ho subito portato i cani dal veterinario che ha indotto il vomito, effettuato ecografie e prelievi. Fortunatamente, sembrano non avere tracce di veleno in corpo. Ho fatto denuncia ma saranno necessari almeno venti giorni per il responso perché la sostanza sarà analizzata fuori Regione».
L’allarme in poche ore ha fatto il giro dei social network. Non le comune polpette avvelenate ma un wurstel diviso a metà scavato dentro. In questa apertura è stato inserito il mix forse di medicinali o veleno, per poi richiudere e ricoprire il wurstel ricucito con del filo azzurro e poi con dello scotch trasparente.
«Da qui si va alla pista ciclabile, è pieno di persone che fanno footing e non sono più tranquillo – commenta Marini –. Già dopo il primo episodio di due anni fa abbiamo avuto grande spavento. Ho messo in vendita la casa perché non si può stare più tranquilli». «Stiamo cercando – aggiunge Luana Bedetti di Biagio’s Gruop – di capire se si sia trattata di un’azione mirata o meno. L’appello è a segnalare casi simili o sospetti».