
Visita un’anziana, poi i figli picchiano il medico
Visita una paziente a casa e dopo aver diagnosticato un quadro clinico grave e manifestato l’intento di chiamare il 118 per far portare la malata in ospedale si è ritrovato aggredito dai figli dell’anziana. Uno l’ha spinto fuori dalla porta e l’altra gli ha lanciato addosso la borsa da dottore ferendolo a una spalla e rompendogli uno strumento da lavoro. A subire il pestaggio è stata una guardia medica in servizio nella postazione di Filottiano. Era il 16 febbraio del 2020 quando il camice bianco, 60 anni, originario di Macerata, ha dovuto chiamare i carabinieri. Per quell’episodio, e a seguito anche della denuncia, sono finiti a processo per lesioni aggravate un 63enne e una 53enne, fratello e sorella. Ieri, al tribunale di Ancona, è stato sentito il dottore, parte civile nel procedimento con l’avvocato Francesco Scaloni. La guardia medica ha raccontato, davanti al giudice Matteo Di Battista, gli avvenimenti della sera incriminata.
"In ambulatorio è arrivato un parente della paziente - ha riferito il medico - e ha voluto che andassi a casa loro per visitare la donna. La situazione era da 118 ma i familiari volevano che io curassi la donna li in casa". Il parente era arrivato attorno alle 21 nello studio di presidio spiegando che l’anziana, malata di Alzheimer, presentava un aggravamento dello stato confusionale. Aveva difficoltà a parlare ed era molto bianca in viso. La guardia medica avrebbe provato sin da subito a consigliare il parente di chiamare il 118 ma dopo tanto insistere si era portato in casa della donna. Lì l’aveva visitata confermando un quadro clinico a suo dire grave e bisognoso di cure e accertamenti in ospedale perché era a rischio la vita della signora. La figlia dell’anziana non avrebbe voluto che il dottore chiamasse il 118.
"La deve curare qui", gli avrebbe detto. Il medico a quel punto ha spiegato che non aveva gli strumenti e che se i familiari si rifiutavano di chiamare il 118 lui avrebbe chiamato i carabinieri. Il figlio della malata avrebbe ordinato al dottore di lasciare subito l’abitazione. "Se vuole chiamare i carabinieri lo farà fuori da casa nostra". Mentre il dottore cercava di recuperare la sua borsa di lavoro si è visto la figlia della malata che la lanciava addosso. II contenuto, del peso di 7-8 chili, gli è finito su una spalla ferendolo. Tutto il contenuto è caduto à terra, compreso uno otoscopio che si è rotto. II dottore e stato poi spinto fuori casa. Gli imputati sono difesi dall’avvocato Flavio Barigelletti.
Marina Verdenelli